PROGRAMMA

PREMESSA
Il “programma amministrativo” nel sistema legislativo per l'elezione degli organi comunali assume, al pari delle persone che si impegnano ad attuarlo, una rilevanza centrale.
Rappresenta la strada maestra attraverso la quale si intendono raggiungere gli obiettivi nel corso della legislatura e costituisce un impegno di responsabilità nei confronti del proprio elettore e dell'intera comunità.
Per questi motivi, abbiamo voluto redigere un documento chiaro e concreto, che non rappresenti l'ennesimo libro dei sogni e delle promesse non mantenute.
Ogni territorio, oggi come non mai, è inserito in un contesto globale. Fissare obiettivi sbagliati, ritardare investimenti e non programmare il futuro, significa inevitabilmente perdere vivibilità con conseguente impoverimento dell'intera società.
Utilizzare al meglio e con attenzione tutte le risorse umane ed economiche per il raggiungimento di obiettivi condivisi diventa imprescindibile per il successo dell'azione amministrativa.
Attitudine al confronto, positività, concretezza, sviluppo sostenibile, cura del Territorio, salvaguardia dell’identità saranno punti cardine della nostra azione Amministrativa e Politica nell’unica prospettiva di garantire il progresso civile della nostra comunità.
Il nostro programma ha l'ambizione di non essere un semplice elenco delle “cose da fare”, ma vuole anche individuare i percorsi attraverso i quali si vogliono raggiungere gli scopi prefissati.
La coalizione “CIVICA QUATTRO VILLE” si presenta fortemente innovativa e pone il proprio fulcro nella passione politica rispettosa dei principi di DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE TRASPARENZA ED UGUAGLIANZA.
Garantisce di oltrepassare i tradizionali schemi politici ed amministrativi, anche per quanto riguarda i criteri di assegnazione delle competenze proprie di ogni Assessorato e delle Commissioni Consiliari.
Vogliamo qui confermare l’impegno ad una collaborazione attiva e consapevole, ad un confronto aperto e costruttivo con la Regione, con la Provincia autonoma, con la Comunità di Valle, con i Comuni contermini, con il Consorzio dei Comuni trentini.

COME LAVORIAMO
La lista Civica 4 Ville ritiene di fondamentale importanza il confronto con l’altro, l’ascolto delle altrui opinioni ed idee, e il coinvolgimento di persone competenti per professionalità o interesse personale agli specifici temi.
Tale principio, che verrà utilizzato dall’Amministrazione come normale prassi, è stato utilizzato anche per la predisposizione del presente programma, dove molte persone hanno contribuito esprimendo idee, perplessità, punti di vista diversi riportati fedelmente in questo programma.
Si vuole sottolineare il fatto che il presente programma non è stato scritto e studiato a tavolino da poche persone, ma è frutto di numerosi incontri con diversi gruppi di persone, contattate per la loro competenza nei singoli ambiti.
Sono state organizzate quindi riunioni a tema, nelle quali, i partecipanti, invitati per la loro competenza o interesse nell’ambito trattato, hanno liberamente espresso il loro pensiero che in queste non poche pagine, è riportato.
Alcune riunioni sono state effettuate con gruppi numerosi di persone, altre invece più ristrette (es. incontro con assessore provinciale Rossi, con presidente della Cassa Rurale, con esponenti dei cda delle cooperative ortofrutticole, con il direttore della Tassullo Spa., con il Conte Spaur, con i referenti delle attività economiche in zona Diga, presidente dell’Associazione degli Artigiani, presidente della Sat, presidenti delle Vasche, con il direttivo del Gruppo Giovani, con architetti e ingegneri liberi professionisti che operano nel nostro comune, ecc).
Il risultato di quest’attività, molto costosa in termini di tempo e di energie e che ci ha occupato molte serate in questi ultimi mesi, è sorprendente: ci ha confermato che i problemi vanno affrontati con professionalità, ma anche con l’umiltà di chi non ritiene di avere la verità in tasca, ma è disposto a confrontarsi con l’altro e talvolta a sorprendersi a cambiare prospettiva e modificare le proprie idee.
Siamo un gruppo di persone che affrontano le situazioni in modo professionale e serio, aperti agli altri, senza preconcetti, che non ritengono che la propria idea sia per forza la migliore ma vogliono ascoltare, confrontarsi e fare rete, per individuare soluzioni ponderate e condivise.
Abbiamo voglia di metterci in gioco, di fare, costruire, migliorare il nostro Comune, per far si che vivere a Tassullo sia bello e stimolante, e che i nostri giovani, possano continuare a farlo.
Vogliamo un Comune ricco di vita,. non un dormitorio, con la gente nelle piazze e dove ci siano attività interessanti per tutti, dai più piccoli agli anziani: l’Amministrazione deve creare le condizioni per cui questo possa avvenire.
CONTESTO SOCIALE, COOPERAZIONE E RETE.
La popolazione Nonesa condivide un elevato senso di appartenenza alla realtà locale, intesa non solo in senso geografico, ma anche in termini di comunità di persone che condividono gli stessi valori, la stessa cultura, le stesse tradizioni e che sono orgogliose di farne parte. Questo spirito si riflette sulle imprese, che perdono le loro caratteristiche prettamente economiche e diventano parte della tradizione locale, da preservare e da condividere da tutti i componenti della comunità, sia da chi è direttamente coinvolto nella produzione, e anche di chi, dal punto di vista lavorativo, ne è esterno.
L’essere profondamente radicati su di un territorio di estensione piuttosto limitata e ricco di storia e di tradizioni, permette alle popolazioni locali di sviluppare e condividere comuni rappresentazioni, codici di comportamento e linguaggi, il che si traduce nella formazione di un substrato culturale comune.
Le peculiari dimensioni, produttiva, sociale, culturale e spaziale della valle di Non, hanno permesso e continuano a permettere lo svilupparsi delle specificità, quali, un elevato livello di fiducia, una forte identità, la presenza di un grande capitale sociale che sta alla base delle relazioni socio economiche sia di tipo verticale che orizzontale.
Le quattro dimensioni e le specificità locali, si combinano tra loro dando luogo a processi di apprendimento collettivo che sono il basamento della competitività stessa del sistema locale in quanto si incorporano nel mercato del lavoro complessivo e nella generale cultura produttiva, più che nella cultura della singola impresa.
Negli ultimi anni, con l’imporsi delle tendenze globalizzanti, è sempre più forte la consapevolezza che la carta vincente per lo sviluppo del territorio non sia la grande impresa che produce per consumatori dai gusti e le abitudini standardizzate, ma l’indispensabile requisito per un successo economico e duraturo, sia il legame con il territorio delle imprese e l’endogenicità dello sviluppo.
Ne sono dimostrazione, per la nostra Valle, sia i consumatori che apprezzano i prodotti della Valle, Mele e il formaggio Grana Trentino entrambi fregiati del riconoscimento DOP, sia i sempre maggiori visitatori che apprezzano scoprire luoghi nuovi ricchi di storia e tradizioni piuttosto che partecipare ai programmi preconfezionati, non legati al territorio, tanto di moda negli anni ’80.
La convinzione della gente Nonesa è che la Valle abbia tutte le carte in regola per soddisfare la voglia di scoperta di questo nuovo tipo di visitatori, che nel nostro territorio, possono trovare le tracce dei Reti e dei Romani, i castelli medievali le chiesette, un ambiente montano incontaminato, i canyon, le feste paesane, le numerose manifestazioni, ecc..

SCOPI E OBIETTIVI
Il Comune di Tassullo ha il dovere di dimostrare forza propositiva, lungimiranza ed equilibrio promuovendo nuovi assetti amministrativi sia al proprio interno che nel contesto di Valle, superando forme di rilassamento come nel recente passato.
Necessita aumentare l’interesse dei cittadini nei confronti della gestione della cosa pubblica, mediante anche la rivalutazione del Consiglio comunale, consi¬derato luogo di programmazione e confronto democratico, e promuovendo momenti di verifica aperti a tutti, cittadini, categorie economiche, associazioni, ecc.
Il rinvigorimento di un’identità culturale e di appartenenza forte al territorio, in special modo nella classe giovanile passa anche attraverso l’Istituzione COMUNE. Gli aspetti meno nobili della globalizzazione, possono momentaneamente disorientare e a volte anche creare aspettative non genuine. Spetta anche alle Istituzioni ed alle scelte della Politica concorrere ad individuare i punti critici, conservando ben saldi i valori fondamentali di convivenza tramandati dai nostri padri e sui quali anche le generazioni future potranno incentrarsi.
Ne deriva un impegno particolare per la rimozione delle situazioni di disagio sociale e soprattutto per la promozione di condizioni e di esperienze positive. Al centro di tutto il complesso di servizi alla persona vi è la famiglia, perno fondante della società. Alla famiglia occorre sapientemente e in modo innovativo rivolgere massima attenzione.
Riconoscere i veri bisogni delle persone e delle famiglie, quelli tradizionali ma anche i più nuovi e, dunque, difficili da cogliere è materia fondamentale per assicurare un futuro nel quale le riposte possano essere mirate e concrete.
La riconsiderazione del ruolo dell’informazione comunale che avrà il compito di far conoscere le problematiche anche prima delle scelte amministrati¬ve è il metodo di lavoro fortemente condiviso all’interno della nostra alleanza. Siamo convinti che il reciproco ascolto e l’assunzione di responsabilità siano un arricchimento collettivo ed un modo per rendere fattiva la parte¬cipazione del cittadino alla condivisione degli obiettivi che la comunità si è pone.
La Democrazia Partecipata assumerà il volto di Commissioni Consiliari a supporto di ogni Assessorato, costituite con criterio proporzionale. Dovranno esprimersi su problemi di tipo generale assumendo delle decisioni da portare in discussione alla Giunta ed in Consiglio. Di volta in volta, a seconda degli argomenti da trattare, potranno avvalersi anche da esperti in materia.
L’Amministrazione saprà adottare tutti gli accorgimenti, le decisioni, le delibere, le manifestazioni, le proposte, ecc… necessari perché il nostro Comune non rischi di diventare negli anni futuri un quartiere dormitorio a dipendenza di altre realtà più grandi.
Agiremo in modo che il Comune (amministratori, dipendenti, commissioni ecc…) diventi il luogo dove i cittadini possano rivolgersi tranquillamente per risolvere, o perlomeno parlare, di diversi tipi di problemi ricevendo consigli e risposte in tempi ragionevoli, istituendo, dove possibile anche in accordo con gli altri Comuni di Valle, degli sportelli dedicati periodici che abbracciano vari argomentazioni di interesse generale anche con la collaborazione di esperti.
Ascoltare le persone, essere tra loro, capire quali sono le loro paure, speranze, aspirazioni, cosa davvero è per loro importante e cosa davvero si aspettano da chi gestisce la cosa pubblica.
Trasparenza e professionalità sono valori da perseguire per avere una struttura efficiente al passo con i tempi; preferire la sostanza alla forma.

DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE, ALL’INFORMAZIONE, ALLA CONOSCENZA.
La qualità dei servizi per i cittadini dovrà essere la bussola di orientamento per la attività della struttura comunale e della Giunta.
Primi collaboratori degli eletti e degli amministratori sono i dipendenti comunali. Il loro lavoro, che garantisce il perseguimento degli obiettivi propri della Amministrazione comunale, sarà oggetto di grande attenzione, ai fini di una sempre maggiore efficienza ed efficacia dell’azione pubblica.
Incessante dovrà essere la attenzione al miglioramento dei servizi propri della Amministrazione comunale, coinvolgendo il Personale con impegno di formazione continua, di incentivazione, di responsabilizzazione, sviluppando l’innovazione e l’adeguamento tecnologico e procedendo nella sperimentazione di ulteriori forme collaborative con tutti i Comuni ed in special modo con quelli limitrofi.
Operare, per un progressivo snellimento delle procedure, per una radicale semplificazione nei rapporti con cittadini ed imprese
Sarà garantita massima disponibilità degli Uffici Comunali nel soddisfare le richieste di in-formazione da parte dei cittadini. Per questo in aggiunta ai tradizionali canali di informazione sarà istituito, per chi ne farà richiesta, il servizio di invio di messaggi sui telefoni cellulari (SMS) per avvisare di eventuali scadenze, ordinanze, avvisi pubblici, e tramite posta elettronica, ecc.
Sarà valutata la possibilità di trasmettere le sedute pubbliche del Consiglio Comunale attraverso un radio locale in modo da far pervenire in diretta in tutte le case le discussioni e le decisioni dei vari punti dell’ ordine del giorno. In questo modo stando comodamente seduti a casa, in macchina, ecc.. i cittadini di Tassullo potranno ascoltare i dibattiti e conoscere in tempo reale dalla voce degli amministratori gli esiti delle varie delibere.
Saranno riconosciute e valorizzate le professionalità e competenze del personale dipendente, vera risorsa della macchina organizzativa comunale.
L’orario di apertura al pubblico degli uffici dovrà essere ampliato con almeno un apertura pomeridiana, compatibilmente con quello di presenza del personale dipendente.
Il giornalino di informazione comunale verrà riconsiderato nelle sue finalità affinché diventi strumento di informazione e di confronto sui vari problemi che riguardano la Comunità, aperto ad ogni voce sia essa di maggioranza che di minoranza.
Altro strumento di comunicazione che merita maggiore attenzione è il sito internet del Comune. Dovrà essere ristrutturato e modernizzato. Si dovrà inoltre promuovere l’utilizzo di detta tecnologia fra i cittadini, ponendo quindi attenzione a garantirne l’ aggiornamento tempestivo , ma anche utilizzato per una semplificazione amministrativa con delle aree riservate e news.

INFORMAZIONE DE I CITTADINI
Il Comune assicura la più ampia informazione degli utenti sull’organizzazione e sulla gestione dei servizi pubblici e favorisce ogni iniziativa per fornire ai cittadini notizie ed aggiornamenti sulla propria attività amministrativa.
Per il raggiungimento di tali scopi:
• l’accesso agli atti del Comune e dei suoi Consorzi e istituzioni è assicurata a tutti, nei limiti stabiliti dalla legge e con le modalità previste dal regolamento;
• l’informazione sull’attività del Comune e delle sue istituzioni è assicurata mediante la pubblicazione di un notiziario almeno semestrale e promossa mediante rapporti continuativi con i servizi giornalistici.
Sarà data la massima pubblicità a tutte le disposizioni attuative in materia di diritto all’informazione dei cittadini. Il Comune pubblica e diffonde, anche per settori di attività, un “vademecum dell’utente” contenente in particolare:
• denominazione e ubicazione dei servizi;
• compiti espletati e prestazioni offerte;
• modalità di accesso.
Struttura fondamentale per assolvere ai bisogni culturali e informativi della comunità sarà la biblioteca pubblica, per la quale il Comune stanzia i mezzi finanziari e assicura una struttura di collegamento, affinché abbia un’autonomia culturale e di gestione in grado di collaborare e cooperare con il sistema bibliotecario trentino.
La biblioteca comunale oltre a promuovere iniziative culturali in favore della cittadinanza, dovrà garantire libero accesso agli utenti: mettendo a disposizione tutte le testimonianze del pensiero dell’uomo; realizzando la memoria storica delle propria comunità, e attuando il principio della trasparenza del suo operato.
Avviare una politica di animazione che sviluppi senso di appartenenza, senso comunitario per il recupero delle conoscenze tradizionali e valoriz¬zazione della cultura locale come civiltà antispreco
FRAZIONI
Il Comune è costituito dai territori e dalla comunità delle Quattro Ville, comprende i paesi di Campo, Pavillo, Rallo, Sanzenone e Tassullo.. Molto è stato fatto in questi ultimi anni per migliorare e ridurre gli aspetti meno nobili del classico campanilismo paesano.
Serve proseguire sulla strada che porti alla maggiore integrazione possibile delle nuove generazioni, cercando forme di aggregazione che oltre alla scuola (es. campeggi, sport, giochi senza “termeni”, ecc….) possano promuovere lo spirito genuino di coesione sociale, pur non riducendo il positivo senso di appartenenza paesana che si traduce, per esempio, nella solidarietà concreta in caso di bisogno, nell’organizzazione di sagre paesane, momenti culturali ecc.
Prima di approfondire le singole attività economiche è bene precisare che solo una solida integrazione intersettoriale permette uno sviluppo equilibrato a garanzia del futuro.
E’ opportuno saper cogliere le occasioni di una politica (provinciale, nazionale, europea) economica legata al territorio in modo da poter offrire ai cittadini ed alle imprese pari e vere opportunità di crescita.

URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI
COME AMMINISTRARE AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ
Il Piano regolatore generale è lo strumento di pianificazione del territorio comunale, è la carta dell'uso del suolo pianificato. Non è solo conservazione del territorio, ma può garantire il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche del territorio stesso, la vivibilità del paese attraverso un bilancio qualitativo delle risorse ambientali.
La trasformazione del territorio dovrà essere progettata in modo da non frammentare la continuità del paesaggio rurale ma da rafforzarlo. Il paesaggio rurale dovrà essere percepito come sistema organico e unitario equilibrio territoriale che si manifesta con alternanza fra costruito e non costruito, di pieni e di vuoti, di centri abitati e di campi, che costituisce un fattore identitario molto forte riconoscere la tipicità.
Il punto di partenza sarà ridisegnare la piazza come spazio pubblico per eccellenza, come anima della città, come luogo di incontro tra le persone, rappresentazione, celebrazione. Nelle piazze i membri delle varie famiglie diventano cittadini di una comunità, si incontrano e si scambiano informazioni e sentimenti. Le piazze non sono solo luoghi aperti, ma spazi sui quali si affacciano gli edifici per lo svolgimento delle funzioni comuni: mercato, chiesa, municipio, luogo della celebrazione dei valori comuni. Quindi necessità di dare a questi spazi il ruolo che hanno sempre avuto nella storia fulcro dell'ordinamento delle città.
Il recupero dei centri storici attraverso una pianificazione del costruito che possa invertire la tendenza all'abbandono e al degrado. La schedatura di tutti gli edifici fatta fin'ora è una buona base di partenza, ma è necessario rivedere la cartegoria degli edifici per valutare le modalità e qualità del riuso e per adeguare interventi edilizi ad esigenze nuove. Una riqualificazione dal punto di vista architettonico, energetico, urbanistico. La riqualificazione dei volumi e degli spazi può infatti evitare lo sfaldamento delle famiglie, con i giovani che abbandonano gli anziani per mancanza di spazi e di prospettive. La compresenza di generazioni diverse all'interno di un insediamento storico sono garanzia di equilibrio. La realizzazione concreta dovrà basarsi sulla connessione tra esigenze del fruibile legato all'attività di chi vi abita e il mantenimento del costruito storico. Proporre interventi per il mantenimento dell'identità culturale, la ricerca di risorse economiche attraverso finanziamenti pubblici con il coinvolgimento di chi abita in quei luoghi: conservare l'equilibrio presente e migliorare uno squilibrio in atto. Ogni comunità territorio è un complesso di relazioni che va progettato complessivamente facendo dialogare edifici storici, recenti e futuri, spazi aperti e di relazione, nella logica di limitare il consumo di nuovo territorio recuperando gli abbandoni e riqualificando i volumi anche recenti.
Sviluppare il risparmio energetico, migliorare le prestazioni degli edifici partendo proprio da quelli pubblici.
Il nostro progetto, forse ambizioso, è dare alla politica il ruolo di artefice dei processi decisionali sulle trasformazioni territoriali e quello di porre al centro della disciplina urbanistica il diritto degli abitanti a vivere in luoghi salubri, ordinati e di qualità. Tutte le costruzioni, le modificazioni territoriali dovranno nascere non da un foglio bianco ma dall'osservazione del contesto, per inserirsi in esso in modo armonioso. Quanto più ogni nuova costruzione si differenzierà dal contesto tanto più si noterà. L'ordine e la proporzione nel progetto urbanistico è fatto di omogeneità del tessuto. Se è importante il recupero del centro storico è altrettanto decisivo il raccordo tra questo e le nuove aree di espansione.
Per quanto riguarda le aree di espansione saranno individuate delle modalità attuative che pur realizzando nuovi aggregati abitativi sappiano cogliere le esigenze di chi richiede nuovi alloggi. Quindi il piano regolatore prevederà una quota determinata di volumi residenziali complessivi destinati all'edilizia agevolata. Le imprese che realizzeranno alloggi per la residenza primaria attraverso una convenzione stipulata con il comune a fronte di una cessione in termini di crediti edilizi o di riduzione del contributo di concessione si impegneranno a vendere o affittare a prezzi e canoni concordati con il comune. Entrerà a far parte della pianificazione il concetto di perequazione che è sinonimo di “distribuire equamente” o “pareggiare” . Il comune assume il ruolo di regia di accordi-convenzioni con i privati in modo da coniugare bisogni di edificazione con i principi della pianificazione urbanistica, cioè distribuire equamente tra i cittadini il diritto dell'edificabilità dei suoli e dei valori immobiliari derivanti. Verrà favorita l'acquisizione gratuita di aree per interventi diretti dei comuni e delle imprese convenzionate in cambio del trasferimento ai proprietari dei crediti edilizi. Attraverso lo strumento della compensazione urbanistica come alternativa all'esproprio per promuovere lo scambio negoziato di aree e diritti edificatori fra soggetti pubblici e privati.
La revisione del PRG dovrà quindi concentrarsi sulla qualità complessiva: paesaggio, urbanistica e architettura. E' fondamentale quindi riconoscere all'Amministrazione pubblica il ruolo di organo istituzionale che dell'identità della comunità locale e del senso di appartenenza e condivisione dei valori comuni ne faccia punto di forza.
Concludendo possiamo sintetizzare cosa intendiamo per revisione del PRG in cinque punti:
• Recupero del Centro Storico;
• Perequazione;
• Risparmio energetico;
• Edilizia agevolata;
• Viabilità e spazi pubblici.

LAVORI PUBBLICI
L’argomento è aperto di grande attualità e nello stesso tempo limitato; d’altra parte un programma amministrativo rivolto ai prossimi cinque anni deve necessariamente sottostare anche ad esigenze oggi non prevedibili e dipendenti in gran parte dall’aspetto economico - finanziario. Tuttavia alcuni interventi appaiono prioritari e di primaria importanza.
• Studio generale delle viabilità comunale;
• Completamento del marciapiede Tassullo-Campo;
• Incrocio Sanzenone;
• Rettifica strada comunale Tassullo e verso Tuenno;
• Sistemazione della zona Cimitero a Pavillo;
• Riqualificazione della piazza principale e centro storico di ogni Frazione ;
• Valutazione per la realizzazione del magazzino comunale e caserma vvf;
• Studio della viabilità con la progettazione di marciapiedi verso la zona artigianale di Rallo e nel centro storico e la creazione di aree di sosta;
• Rifacimento delle fermate autobus-scuolabus in ogni Frazione in modo da renderle più sicure, comode e confortevoli;
• Rettifica viabilità nel centro di Pavillo;
• Realizzazione delle fognature nella zona Diga S. Giustina, località Cementi fino al bivio di Rallo con allacciamento alla rete principale;
• Potenziamento dell’anello ciclabile con allacciamento al Centro per lo Sport ed il tempo libero di Cles;
• Studio per la riqualificazione dell’area Malghetto di Tassullo con ristrutturazione dello stabile in collaborazione con la Pro Loco di Tassullo e della Sat;
• rivalutare i parchi pubblici con la creazione di una “zona d’ombra” e con l’arricchimento dell’offerta di giochi. Manutenzione ordinaria costante.
• Sistemazione ulteriore (in collaborazione con il Consorzio di Miglioramento Fondiario) delle strade rurali a favore delle attività agricole;
• Ripristino pedonale della Strada Romana;
• Completamento ed ammodernamento della pubblica illuminazione (LED) ad elevato risparmio energetico;
• Nella zona commerciale santa Giustina messa in sicurezza dell’incrocio pericoloso fra la strada comunale e la strada provinciale (in accordo con la PAT);
• Completamento collegamento strada Lanza- Minai
• Studio viabilità alternativa tra Tassullo e frazione Campo.
• Parco Fluviale nella Forra di S.Giustina

AGRICOLTURA
ANALISI DEL CONTESTO
La superficie agricola utilizzata nel comune di Tassullo ammonta a 730 ha, di cui 480 ha sono coltivati a melo specializzato e i rimanenti 250 ha sono destinati a prati permanenti e pascoli in quota. La superficie boscata si estende per 470 ha.
Il patrimonio zootecnico dei censiti di Tassullo è inesistente, al momento non ci sono allevamenti specializzati attivi: nella Malga Tassulla sono ospitati nel periodo estivo animali provenienti da fuori comune.
Gli occupati in agricoltura sono 296 su un totale di 826 occupati in tutti i settori economici, incidendo quindi per un 36%. Le aziende agricole sono 274, e di queste 119 sono condotte da agricoltori iscritti alla sezione 1° dell’albo delle aziende agricole (APIA), 85 da iscritti alla sezione 2°, 70 da non iscritti.

Le aziende sono di piccole dimensioni, il 75% ha una superficie inferiore ai 2 ha, ma rappresentano solo il 37% della superficie totale. Le aziende che si estendono su una superficie superiore a 3 ettari sono 54, ovvero il 15% delle aziende; coprono è il 47% della superficie totale.
Il tessuto imprenditoriale, è caratterizzato dalla presenza di agricoltori non giovani: ben il 46 % delle aziende agricole censite nel comune di Tassullo è condotta da un imprenditore con un’età superiore ai 60 anni. È da rilevare comunque, il fatto che gli agricoltori ultrasessantenni hanno aziende mediamente piccole, infatti, coltivano una superficie che rappresenta solo il 26% della totale.
Di contro gli agricoltori con meno di quarant’ anni, sono solo il 14 % e coltivano una superficie pari a quella degli ultrasessantenni, ovvero il 26% del totale.
Da questa breve analisi statistica, emerge che il comune di Tassullo è un territorio rurale altamente specializzato, caratterizzato da una enorme frammentazione aziendale, ma anche intra-aziendale (le molte piccole aziende sono composte da numerosi appezzamenti), gestite per una metà in modo professionale (da imprenditori iscritti all’Apia, sezione 1, con un’età inferiore ai 60 anni) e per una metà rappresentano una seconda fonte di reddito.
A supporto di questo forte dualismo strutturale, operano diverse strutture, che agiscono a diversi livelli, ovvero la conservazione, lavorazione e commercializzazione delle mele, l’acquisto di materie prime, la miscelazione dei prodotti fitosanitari, la gestione del territorio e l’irrigazione (Consorzio di Miglioramento Fondiario),la consulenza tecnica (CTT, FEM – Istituto Agrario di S. Michele A/Adige), l’accesso al credito (Cassa Rurale); senza questa fitta rete, le piccole aziende non avrebbero la possibilità di rimanere sul mercato.
Il settore agricolo produttivo, oltre ad essere costituito da aziende molto specializzate, è quindi caratterizzato dall’esistenza, al suo interno, di una spiccata attitudine alla collaborazione tra i diversi soggetti socio-economici. Il Comune di Tassullo è quindi un territorio rurale caratterizzato da una forte specializzazione frutticola, dove la volontà di cercare soluzioni collettive ai problemi sono elementi fortemente radicati nel background culturale della popolazione.

IMPATTO AMBIENTALE
L’agricoltura, come tutti i settori produttivi, ha un’incidenza ambientale. L’impatto sull’ambiente si esprime in termini positivi, con riferimento alla cura e alla gestione del territorio e del paesaggio, attraverso la sistemazione dei terreni, la creazione e il mantenimento di una rete di scolo delle acque, il sequestro di anidride carbonica che avviene grazie alla fotosintesi delle piante e del cotico erboso, la gestione di una rete di stradine all’interno della campagna, usufruibili da tutta la popolazione, ecc.
Gli effetti negativi sono legati alla difesa antiparassitaria, con conseguente inquinamento puntiforme che può compromettere le falde acquifere e i rischi da deriva, durante i trattamenti. Il relazione ai trattamenti è doveroso sottolineare il fatto che è stato intrapreso un percorso, già dagli anni ’80, per il contenimento di questi rischi. Tale percorso è partito con i Protocolli di Autodisciplina che si basavano sulla difesa integrata: erano stati ridotti il n. di principi attivi utilizzabili, i residui da principi attivi sulla frutta immessa al consumo, ecc. Oggi il concetto si è evoluto ed ampliato, si è passati dalla difesa integrata alla produzione integrata, da un protocollo di autodisciplina al rispetto di una Disciplinare controllato e garantito da un ente pubblico, la Provincia Autonoma di Trento.
Negli ultimi venticinque anni sono cambiate molte cose; la sensibilità della popolazione e degli agricoltori verso i temi ambientali, la normativa europea e nazionale che ha limitato moltissimo la gamma di principi attivi utilizzabili e i residui ammessi sulla frutta. Conseguentemente, il settore frutticolo si è adeguato, ponendo l’attenzione non solo alla tossicità dei prodotti antiparassitari ma sulla totale gestione dell’azienda agricola. Ovviamente, vista la frammentazione aziendale e la complessità del sistema, le risposte sono, e devono essere collettive: ne sono un esempio il sempre maggior ricorso ai processo certificativi (GlobalGap, Naturechoise, ecc) che hanno reso possibile una piano formativo obbligatorio rivolto a tutti gli imprenditori. L’attività formativa ha come obbiettivo l’approfondimento della tematica della sicurezza in agricoltura e accrescere la consapevolezza da parte degli agricoltori sul loro ruolo nella salvaguardia dell’ambiente.
Quindi fare produzione integrata oggi, rispetto al passato, significa avere agricoltori preparati, che conoscano le tematiche ambientali, che siano in grado di adottare tutti gli accorgimenti possibili per ridurre l’impatto ambientale.
La professionalità degli agricoltori deve essere ampio raggio, e coinvolgere tutti gli operatori, sia quelli che gestiscono grandi aziende che di coloro che sono agricoltori come secondo lavoro.
A livello di popolazione residente, si assiste ad una sempre maggior preoccupazione soprattutto per la deriva da prodotti fitosanitari durante i trattamenti antiparassitari. Tale apprensione è dovuta a diversi fattori; in primo luogo la vicinanza fisica tra appezzamenti e abitazioni, il comportamento sbagliato di alcuni agricoltori che non rispettano le norme cogenti, di buon senso e le buone pratiche agricole e il fatto che tale problema ha un forte impatto emotivo e sensazionale.
È ovvio che ogni agricoltore ha l’obbligo di porre ogni precauzione per assicurare la pubblica incolumità e per il rispetto della proprietà pubblica e privata, evitando danni a persone, animali o cose; è anche corretto affrontare il problema con un approccio tecnico- scientifico e non basandosi su percezioni ed emozioni.
Ad esempio, la percezione della popolazione dell’inquinamento ambientale dell’uso dei fitofarmaci è legato alla deriva: in realtà questo è dovuto soprattutto all’inquinamento puntiforme, legato al fatto di lavare l’irroratrice o eventuali attrezzi per la miscelazione sempre nello stesso posto, e solo in parte è dato dalla deriva (dati dal progetto europeo TOOPS – DEIAFA). Conseguentemente, se vogliamo ridurre l’impatto ambientale, non dobbiamo concentrarci solo sull’effetto deriva, ma soprattutto della fase di preparazione della miscela e smaltimento della stessa.
Questo non significa non affrontare il problema: molto c’è da fare e da migliorare per ridurre al massimo entrambe le fonti di inquinamento.
Quindi, per contenere il problema, bisogna agire regolamentando le varie fasi, analizzandole, trovando i punti critici e individuando i possibili aspetti migliorabile. Le fasi da regolamentare, sono:
1. Preparazione delle miscele per i trattamenti fitosanitari: stabilendo dove possa essere effettuata (luoghi autorizzati e azienda agricola, livello di riempimento della botte, luoghi per la pulizia dell’attrezzatura.
2. Prescrizioni per i trattamenti fitosanitari: definendo che l’agricoltore deve fare in modo tale da evitare che le miscele raggiungano edifici pubblici e privati, orti, giardini, parchi, aree ricreative, centri sportivi e relative pertinenze, cimiteri e comunque rimanendo a una distanza di rispetto in funzione dell’altezza delle piante.
In tale fascia di rispetto, si dovrà regolamentare la possibilità di effettuare trattamenti, ad esempio permettendo i trattamenti effettuati con lance azionate a mano a pressione moderata e sistemi con impatto uguale inferiore, ad esempio le macchine irroratrici dotate di dispositivi per il contenimento della deriva, quali ugelli antideriva (a pre-camera o ad iniezione d’aria), sistemi a tunnel, a deflettori, o a collettori, per il recupero del prodotto, ovvero di sensori in grado di erogare automaticamente la miscela fitoiatrica solo dove è presente la vegetazione, le macchine irroratrici dotate di sistema di convogliamento a basso volume d’aria.
Inoltre è importante che l’agricoltore ponga la massima attenzione affinché al momento del trattamento non vi siano nelle vicinanze persone od animali e, nel caso, di interrompere il trattamento stesso, che orienti correttamente i getti in funzione delle dimensioni del bersaglio, che adegui la portata dell’aria allo sviluppo vegetativo e regoli opportunamente il flusso d’aria affinché investa oltre alle gocce erogate solo la vegetazione.
È importante adottare tutte le misure precauzionali per evitare la perdita di miscele e schiume lungo le strade, spegnere gli atomizzatori con motore autonomo durante la circolazione su strade e evitare il trattamento in presenza di forte vento o in condizioni di temperature elevate.
3. Manutenzione delle attrezzature: gli effetti negativi sull’ambiente si possono ridurre migliorando l’efficienza delle macchine irroratrici e la qualità della distribuzione. A tal fine è importate effettuare periodicamente il controllo e la taratura delle macchine per la distribuzione dei fitofarmaci.
Al fine di evitare perdite durante il caricamento o il tragitto, l’utilizzatore dovrà periodicamente controllare accuratamente lo stato delle attrezzature e delle condutture (rubinetti, giunti, ecc.).
Per evitare l’inquinamento puntiforme, si dovrà vietare il lavaggio delle attrezzature per la distribuzione delle miscele nei centri abitati, in prossimità di corsi d’acqua, di pozzi, di fontane, di fossi e nelle aree di rispetto delle opere di presa degli acquedotti. La pulizia delle attrezzature deve essere fatta in aree predisposte o in aperta campagna, nei propri fondi, evitando la formazione di pozzanghere.
4. Smaltimento delle miscele e dei relativi contenitori
Le miscele residue e i contenitori vuoti (scatole, barattoli, bidoni, sacchetti, ecc.) venuti a contatto con i prodotti fitosanitari devono essere smaltiti secondo la normativa vigente e non devono essere eliminati assieme ai rifiuti urbani o abbandonati sul territorio.
Affinché tutte le fasi avvengano in conformità con quanto previsto, è si indispensabile effettuare dei controlli sul rispetto di tali regole da parte dell’agricoltore, ma soprattutto agire sulla formazione dei singoli operatori, perché è soprattutto la professionalità dei singoli agricoltori che fa la differenza.
Un’ulteriore fonte di inquinamento, di tipo visivo-paesaggistico, è rappresentato dalla presenza delle reti antigrandine. È impensabile eliminare il problema, in quanto la difesa attiva dalla grandine costituisce un’importante risorsa a disposizione dell’agricoltore per salvaguardare la produzione e il reddito.
Le reti antigrandine possono essere di diversi colori, bianche, grigie e nere, con efficienza ed impatto visivo diverso, purtroppo inversamente proporzionali. Il Comune può intervenire imponendo il tipo di rete a più basso impatto nelle zone a più alto interesse paesaggistico, e supportare altri tipi di difesa alternativi, sempre se economicamente convenienti o tecnicamente validi.

FABBISOGNI DEL SETTORE E AZIONI PROPOSTE
GIOVANI AGRICOLTORI
I giovani agricoltori non sono molti, ma rappresentato il futuro: è importante che siano professionalmente preparati, aperti al nuovo, che conoscano anche quello che succede fuori dalla Val di Non, che si confrontino tra loro e con altre realtà, perche è dal confronto che si trovano soluzioni ai problemi, le possibilità di miglioramento ecc.
L’amministrazione dovrà attivarsi per creare un gruppo di giovani agricoltori che facciano rete tra loro del comune ma anche fuori, dovrà proporre incontri tecnici, in collaborazione con la Fondazione E. Mach, delle uscite mirate, il tutto finalizzato al confronto, all’aumento delle conoscenze tecniche, alla conoscenza di altre realtà, in modo da creare terreno fertile per la creazione di nuove opportunità o alla risoluzione di problematiche.

EFFICIENZA DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Il settore ha notevoli costi per la notevole frammentazione aziendale.
Si intende procedere per attivare un progetto di riordino fondiario su base volontaria che copra l’intero territorio comunale.
Tale progetto consiste nella creazione di una banca dati contendo le particelle fondiarie che volontariamente gli agricoltori scambierebbero. Con un programma informatico basato sulla tecnologia GIS, si procederà alla predisposizione di proposte di permuta di pf. Ovviamente si dovrà trovare un sistema per valutare in modo corretto il valore dei singoli fondi, in base al loro posizionamento geografico e all’impianto frutticolo presente.
Si intende lavorare per trovare finanziamenti e sovvenzioni per ridurre o eliminare i costi dell’operazione.

SICUREZZA
Il tema della sicurezza in agricoltura è sempre di attualità. Ogni anno ci sono incidenti, talvolta purtroppo mortali, correlati all’uso delle macchie agricole.
L’amministrazione comunale dovrà fare il possibile per ridurre le fonti di pericolo per il transito delle trattrici, individuando eventuali pericoli e mettendo in sicurezza le strade.
A tale scopo sarà molto importate il coinvolgimento di tutti, in particolare del CMF.
Relativamente alla sicurezza per l’operatore, si deve ricordare il rischio chimico dovuto all’inalazione dei gas sprigionati dai fitofarmaci soprattutto in purezza (prima della miscelazione con acqua). A tal proposito si dovrà incentivare l’utilizzo delle vasche di miscelazione, dove questa fonte di pericolo viene eliminata.

INTERAZIONE FRUTTICOLTURA E TERRITORIO
La convivenza tra frutticoltura e popolazione è difficile, ma, come sempre è dal confronto che si possono trovare selle risposte e delle soluzioni. Il confronto deve basarsi su un dialogo costruttivo, dove si abbandonano prese di posizione a prescindere da tutto il contesto.
È importante che la popolazione sia consapevole del ruolo fondamentale dell’agricoltura nella salvaguardia del territorio; è fondamentale quindi impostare una corretta campagna do comunicazione dove si illustrino i contributi positivi e negativi e quanto viene messo in atto per contenere i danni.
Allo stesso tempo è indispensabile che tutti gli agricoltori rispettino le norme cogenti e il buon senso, e per garantire questo, è necessario che ci siano dei controlli seri.
Per ridurre l’inquinamento da antiparassitari, si deve agire in due direzioni, riducendo il più possibile l’inquinamento puntiforme (responsabile per l’80% dell’impatto totale) e riducendo il problema della deriva.
Per il primo aspetto, si dovrà incentivare e l’utilizzo e il funzionamento delle vasche di miscelazioni, evitando che l’agricoltore effettui la miscelazione in azienda e predisporre dei luoghi per il lavaggio delle irroratrici, in modo che l’acqua di lavaggio venga raccolta e opportunamente gestita.
Per contenere l’effetto deriva durante i trattamenti, è indispensabile agire sulla professionalità degli operatori, organizzando e favorendo momenti di formazione, in collaborazione con la Fondazione E. Mach allo scopo di rendere tutti gli agricoltori consapevoli dell’importanza della corretta regolazione e taratura dell’irroratrice in funzione delle piante bersaglio, e promuovere l’utilizzo di dispositivi che contengono la deriva.
Sarà sicuramente da valutare la possibilità di spostate le vasche di miscelazione dai centri abitati verso zone periferiche, preferibilmente raggiungibili da strade interpoderali, in modo da non creare disturbo dovuto al passaggio di numerose trattrici con irroratrice, e ridurre il possibile inquinamento e traffico che provocano con il transito, nel periodo dei trattamenti.
Inoltre, in ottica di revisione del piano regolatore, sarà importante individuare le nuove aree residenziali in modo che l’interazione e la vicinanza ai frutteti sia minima, evitando la costruzione di abitazioni sparse sul territorio, limitando situazioni che creino difficoltà a chi nella casa ci vive, e a chi, ha il diritto di lavorare in tranquillità, e tra l’altro, era presente con la sua attività prima della costruzione dell’abitazione.

RIPRISTINO INFRASTRUTTURE COMUNALI
Sarà dedicata la massima importanza alla salvaguardia e alla tutela delle proprietà comunali (strade, piazziole, sentieri ecc) .
Si ritiene importante collaborare in modo costruttivo con il Consorzio di Miglioramento Fondiario per la gestione delle problematiche comuni.
Uno degli aspetti da prendere in considerazione con urgenza è la sistemazione dei canali delle acque di scolo, in quanto, in molte zone, ormai non sono più sufficienti a causa dell’intensificarsi delle opere drenaggio effettuate nei singoli frutteti in occasione del rinnovo degli stessi.

MONTAGNA
La montagna, è una risorsa fondamentale per la nostra comunità: è suddivisa nei due comuni catastali, Tassullo 2 e Tassullo 3 e consiste in 250 ha di prati permanenti e pascoli e 470 ha di superficie boscata.
PLAN DEL LA NANA
Di notevole importanza è la zona del Plan dela Nana, interessantissima dal punto di vista paesaggistico, ma non solo, ma anche per le notevoli particolarità geologiche, in quanto la sua origine risale a ghiacciai scomparsi 12.000 anni fa. Il pian della Nana è stato per anni ideale “palestra” per l’osservazione di fenomeni geologici.
Tale luogo deve essere valorizzato dal punto di vista ricreativo, turistico ed educativo, incentivando la visita da parte dei fruitori, cittadini del comune, della valle e ospiti, ovviamente in collaborazione con l’Ente proposto, Il Parco Adamello Brenta e il Comune di Nanno, e nel pieno rispetto dell’ambiente, tutelandolo e preservandolo.
Il Plan dela Nana si presta all’approfondimento di diversi temi, quali:
• la geologia
• la flora e la fauna alpina
• i lavori di una volta (alpeggio)
• le trasformazioni dei prodotti (caseificazione, la produzione di burro, ricotta ecc)
• la conoscenza degli animali da allevamento (oggi non più presenti nei centri urbani)
Il progetto di valorizzazione, che coinvolgerà il gestore della Malga, la SAT, gli enti di ricerca (Museo di scienze naturali), il Parco, sarà rivolto oltre che ai cittadini, anche alle scuole con le settimane formative, agli agritur e strutture ricettive in genere, e proporrà diversi percorsi anche grazie alle figure professionali Accompagnatori del Territorio, che aiuteranno i fruitori a scoprire le bellezze del Plan dela Nana e ad imparare i processi geologici, l’ecologia della zona ecc.
Oltre ai percorsi con la guida, si predisporranno delle “guide cartacee” da distribuire all’ingresso del parco, con la quale i visitatori saranno aiutati ad affrontare il percorso individualmente.
Per i più piccoli (sia studenti che bambini del luogo) potranno essere attivati dei laboratori didattici presso la malga Tasula sulla caseificazione, la produzione di diversi alimenti e sulla conoscenza degli animali.
Ovviamente per poter sviluppare tali progetti è indispensabile che la Malga sia gestita in modo sostenibile, curando l’ordine e la pulizia sia negli spazi interni che esterni. Inoltre è da ripensare la collocazione del bivacco, in quanto l’attuale dislocazione nella stalla non è funzionale per intersecarsi dei percorsi tra animali e visitatori.
Per quanto riguarda l’accesso alla Malga si intende mantenere il divieto dei mezzi sulla strada, consentendo il transito solo tramite permesso del sindaco.
Inoltre si valuterà la possibilità di istituire una navetta di trasporto idonea che su appuntamento prestabiliti porti i visitatori fino alla Malga.
PRATI E PASCOLI
Il problema della montagna oggi e il rimboschimento naturale e la riduzione dei prati; questo a portato alla scomparsa o la forte riduzione di animali il cui habitat è il prato quali la coturnice, il gallo forcello, il gallo cedrone e in parte la lepre.
È quindi importante favorire il più possibile lo sfalcio dei prati, utilizzando anche lo strumento del contributo sul PSR allo sfalcio…
Per quanto riguarda il bosco, sarà sicuramente da incentivare la pulizia dello stesso eliminando gli schianti (Val Poz, sul Senter del’Ors, sulla lasta), e alla luce del l’incremento futuro della richiesta di legname, (dovuto al termine degli estirpi dei meli a valle), organizzando il taglio dei lotti.
Si ritiene opportuno procedere ad una regolamentazione del transito invernale delle motoslitte.
ZONA PEZ GRANT
Tale zona, nella quale esistono alcuni focolari, tavoli e panchine, va risistemata, riparando le strutture rovinate dalla neve e sfalciando un paio di volte l’anno, inoltre va delimitando il recinto con il filo elettrico in modo che gli animali al pascolo non entrino.
L’obiettivo è che l’area torni ad essere utilizzata sia in giornata ma anche, come succedeva fino a qualche anno fa, con il campeggio in tenda.
BAITE COMUNALI E STRADE
Le baite comunali quali el Bait dei Pastori, del’Olian, dele Ao, previa scadenza delle concessioni, devono essere sistemate in modo da renderle utilizzabili per le associazioni comunali, o prevedendo che possano essere sorteggiate per l’uso annuale o “affittate” dalle famiglie per alcuni giorni.
Si intende valutare la possibilità di aprire al transito la strada forestale che partendo dal Malghetto di Tassullo, arriva in zona “Ciamp Nan”.
MALGHETTO DI TASSULLO
La zona del malghetto è un’area ricreativa molto utilizzata; va potenziata per renderla ancora più fruibile da parte di tutti i cittadini sia per partecipare a feste organizzate ma anche per poter trascorrere del tempo in allegria.
Vanno quindi sistemati e ripensati gli spazi esterni, creando un bel parco giochi per i piccoli, degli spazi destinati a campetti per sport, zone relax ecc.
innanzitutto va risolto il problema dei servizi quali l’elettricità eliminando il generatore e portando la linea elettrica, gestita l’acqua, e va rivista e potenziata la cucina, fornendola di quanto necessario (es. attrezzatura, lavastoviglie, ecc).
Si intende costruire una tettoia aperta, utile per le manifestazioni, soprattutto in caso di pioggia o per mangiare riparati dal sole; è inoltre da sistemare la malga rendendola più soleggiata e fruibile

AMBIENTE
RISPARMIO ENERGETICO
L’acqua è un bene comune essenziale per la vita, da diritto basilare è diventata nella realtà un bene di consumo come tanti, una merce da vendere sul mercato globale. In alcuni Paesi del mondo l’acqua è un problema vitale. Per questo l’ONU ha istituito la giornata mondiale dell’acqua che cade il 22 marzo.
Il Decreto Ronchi, convertito lo scorso novembre in Legge, prevede all’articolo 15 la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, con l’obiettivo di promuovere la concorrenza. Che cosa accadrà ai nostri acquedotti pubblici ? I nostri Comuni saranno obbligati a privatizzare il servizio idrico con vertiginosi aumenti delle tariffe? Nel nostro Paese sta crescendo un vasto movimento di protesta a sostegno di una di una proposta di legge di iniziativa popolare che tuteli la gestione pubblica dell’acqua.
Sarà nostra cura garantire la massima attenzione su questo fondamentale problema affinché l’acqua resti un bene pubblico. La rete idrica locale dovrà essere mantenuta efficiente, in modo da ridurre al minimo le perdite, ed i consumi dovranno essere sempre più oculati riducendo gli eccessi e gli inutili sprechi.

EFFICIENZA ENERGETICA ED ENERGIE RINNOVABILI
L’energia è il motore con cui alimentiamo la nostra vita e l’economia e a tutt’oggi viene ricavata principalmente da fonti non rinnovabili dai combustibili fossili soggetti ad un andamento sempre meno prevedibile. Presentano dei rischi legati all’inquinamento e sono i maggiori responsabili del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici registrati negli ultimi anni. Sono così dannosi da compromettere nei prossimi decenni la sopravvivenza sulla terra.
Il risparmio energetico diventa dunque un obbligo e mentre si progettano impianti tecnologicamente puliti si devono anche adottare tutte le tecniche ecologicamente compatibili per la riduzione dei consumi.
Le fonti di energia rinnovabili sono antiche quanto il mondo ed il loro sfruttamento si è naturalmente evoluto fino a diventare una vera e propria scienza grazie all’impegno della ricerca scientifica. Rappresentano anche una fonte di lavoro che in Europa occupa centinaia di migliaia di persone.
I tempi sono maturi per affrontare questa nuova affascinante sfida. Servono conoscenze, ricerca investimenti. Serve soprattutto crederci.
Il ruolo della Pubblica Amministrazione è essenzialmente quello di programmare varie attività e governare attraverso la promozione di diverse azioni che determinano la qualità ambientale e la sostenibilità delle attività che vengono portate avanti su un territorio.
Ovviamente non è sufficiente conoscere, ma è necessario che queste realtà ambientali siano anche riconosciute ed accettate come valore oggettivo dagli interlocutori sociali, ambientali, economici ed istituzionali.
E' in merito alla valutazione di questi profili, che si vengono poi ad attivare, da parte degli organi competenti, quegli interventi programmatici che permettono di affrontare e risolvere, o quantomeno ottimizzare, situazioni sia a carattere ordinario che straordinario.
Il territorio e la sua cura è sicuramente un impegno che comporta un carico di lavoro di largo respiro, con interventi pianificati sia a breve che a medio-lungo termine. Lo sviluppo e l'utilizzo di energie rinnovabili pulite diventa così un aspetto di primaria importanza nella ricerca della sostenibilità, nel preservare l'ambiente e nella cura di ciò che ci circonda.
Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali, e che per le loro caratteristiche fanno sì che si rigenerino e che divengano di fatto “inesauribili”. Non andando ad intaccare le risorse presenti sul territorio, esse consentiranno di mantenere e di consolidare le nostre abitudini e i nostri stili di vita, mentre questo non sembra essere possibile mantenendo il sistema tradizionale.
PROGETTI POSSIBILI:
• studiare le migliori forme di utilizzo degli spazi pubblici per l'installazione di una importante Piattaforma Fotovoltaica per i bisogni del Comune e della comunità;
• organizzare incontri informativi in tema di edilizia ed architettura sostenibile, dell’innovazione tecnologica e della progettazione partecipata, del risparmio e dell'integrazione energetica;
• studiare la stesura di un Piano Energetico Comunale che insieme al Regolamento Edilizio rappresentino strumenti pianificatori dove individuare le strategie da adottare per agevolare un uso razionale ed efficiente dell’energia, attraverso politiche mirate al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e all'integrazione di sistemi di produzione locale;
• informare costantemente i cittadini sulle agevolazioni fiscali, sui contributi e sugli enti preposti a tale fine, per quanto riguarda l’installazione e l’utilizzo di fonti di energia alternativa, quali pannelli fotovoltaici e solari, impianti geotermici, impianti a biomassa, etc.;
• attivare uno sportello informativo presso gli uffici comunali, con lo scopo di raccogliere le domande dei cittadini e dare risposte precise ai dubbi riguardanti l'efficienza energetica e l'utilizzo delle energie rinnovabili;

LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI
Quando ha iniziato a farsi strada una maggior sensibilità verso i problemi ambientali e si è iniziato a prendere coscienza della limitatezza delle risorse del pianeta, si è assistito ad un lenta ma continua crescita di consapevolezza nei confronti dell’ambiente. Oggi questo modo di pensare vede nei nuovi modelli di sviluppo sostenibile, la risposta in grado di conciliare le necessità nostre e quelle dell’ambiente.
E’ necessario mettere in atto un comportamento attivo, in linea con quei concetti di responsabilità condivisa che ci rende responsabili dell’impatto ambientale rispetto al ciclo di vita del prodotto.
Oggi un terzo dei rifiuti dei prodotti domestici è costituito dai rifiuti di imballaggi.
Sarebbe importante che le aziende produttrici di imballaggi si attivassero direttamente sul fronte della ricerca per poter identificare soluzioni alternative che permettano di intervenire nella fase di progettazione dell’imballaggio. Si eviterebbe così, fin dall’inizio, la presenza di materiali nocivi, si ridurrebbe la quantità di materia necessaria e si renderebbe più facile il recupero e il riciclo. Infatti solo se si lavora in un’ottica di prevenzione, arrivando a progettare imballaggi sempre più eco-sostenibili e abbracciando la strada della "responsabilità condivisa", è possibile contribuire ad una gestione corretta del ciclo virtuale dei rifiuti.
In questo contesto la funzione dell’imballaggio diventa sempre più strategica. E’ curioso pensare a come fosse un tempo la distribuzione tradizionale dei prodotti, quando, per il trasporto fino al negozio, erano sufficienti protezioni molto semplici, come un sacco di juta o un cesto di vimini. Il nuovo sistema di distribuzione organizzata porta sugli scaffali dei negozi prodotti pre-confezionati, facilmente fruibili dal consumatore.
Ogni prodotto è custodito nel suo imballaggio e se cinquant’anni fa una donna di una famiglia media comperava merci "sfuse", oggi la stessa donna acquista prodotti confezionati che, oltre a garantire una più efficiente distribuzione, salvaguardano la qualità, l’igiene e la conservazione dei prodotti nelle migliori condizioni, ma producono una quantità di rifiuti elevata.
In generale, per una gestione sostenibile dei rifiuti, crediamo sia necessario:
• minimizzare la produzione di rifiuti con iniziative volte a sostenere la riduzione del numero di imballaggi;
• recuperare la virtuosa abitudine relativa al riutilizzo, sostenendo ed estendendo l’uso di recipienti riutilizzabili per l’acquisto di prodotti (latte, detersivi, ecc.);
• sostenere ed estendere la raccolta differenziata, in termini di qualità e frazioni raccolte;
• potenziare la raccolta differenziata della frazione umida e verde, sostenendo la realizzazione, da parte della Provincia, di idonei impianti di compostaggio per il compost di qualità dislocati sul territorio provinciale;
• sostenere la gestione del compost di qualità derivante dalla raccolta differenziata domiciliare della frazione umida e verde, anche in ossequio e con il sostegno delle disposizioni sul Green Public Procurement (indirizzo legislativo che invita e/o obbliga i comuni ad acquistare cose riciclate o con un elevato tasso ecologico);
• attivare campagne rivolte a coinvolgere i cittadini attraverso l’informazione e la formazione;
• garantire il coinvolgimento della popolazione, cittadini, ditte, associazioni, secondo il principio di responsabilità individuale e condivisa di tutela ambientale;
• potenziare la campagna formativa ed informativa destinata agli studenti della scuola, sui piani di riutilizzo e raccolta differenziata dei rifiuti, oltre che sul concetto di sviluppo sostenibile;
• adeguare, al fine di renderlo più facilmente fruibile e meno impattante dal punto di vista ambientale, il Centro Raccolta Materiali, attraverso la realizzazione di una tettoia e barriere verdi;
• istituire un servizio di aiuto alle persone anziane impossibilitate a conferire i materiali differenziati nell’apposito centro di raccolta;
“Il GPP (Green Public Procurement) è definito dalla Commissione europea come “... l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.
Si tratta di uno strumento di politica ambientale volontario che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica. Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di GPP si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi che ad incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti (cfr. il manuale Buying Green! predisposto per conto della Commissione Europea).
I prodotti ‘ambientalmente preferibili’ sono per esempio quelli meno energivori, costituiti da materiale riciclato e/o privi di sostanze nocive, di maggior durata o output di processi produttivi meno impattanti, meno voluminosi, di facile riciclabilità….E’ chiaro che orientare la domanda pubblica verso prodotti con queste caratteristiche consente una riduzione dei consumi energetici, specie quelli derivanti da fonti fossili, la parallela riduzione delle emissioni climalteranti, la diminuzione della quantità di rifiuti prodotti e del carico sulle risorse naturali….
I benefici ambientali sono rilevanti già solo considerando i volumi di spesa - in base alle stime della Commissione Europea, la spesa pubblica nei paesi membri per beni, servizi e lavori ammonta annualmente a circa il 16% del relativo PIL – ma lo sono ancor di più se si valuta l’effetto leva che queste pratiche comportano nel sistema produttivo. E’ stato calcolato infatti che se tutti gli enti pubblici nel territorio dell’UE richiedessero computer a basso consumo energetico, e questo orientasse l’intero mercato in quella direzione, 830 000 tonnellate di CO2 non verrebbero più immesse nell’atmosfera; se tutti gli enti pubblici europei scegliessero servizi igienici e rubinetti efficienti nelle loro strutture, questo comporterebbe una riduzione del consumo di acqua intorno ai 200 milioni di tonnellate (pari allo 0,6 % del consumo totale delle famiglie nell’UE).
La diffusione capillare di pratiche di GPP è in grado di incidere positivamente quindi anche sulla competitività del sistema produttivo, che si troverà ad anticipare l'incessante evoluzione delle normative che introducono standard ambientali sempre più elevati e il trend della domanda sia pubblica che privata, sempre più orientata alla qualità ambientale.
L’efficacia del GPP nel promuovere le condizioni per favorire la diffusione di un modello di produzione e consumo sostenibile si può desumere anche in considerazione del notevolissimo riconoscimento che viene conferito al GPP sia in sede comunitaria che internazionale come strumento di politica ambientale, industriale ed economica.
Riconosciuto come strumento cardine della Politica Integrata dei Prodotti nell’ambito della relativa Comunicazione (COM(2003) 302), la Commissione Europea già dal 2003 invitava gli stati membri ad adottare dei Piani d’azione nazionali sul GPP per assicurarne la massima diffusione. L’Italia, nell’ambito del coordinamento e delle competenze della DSA del Ministero dell’Ambiente, ha provveduto con il DI 135/2008 (consultare sezione corrispondente). Questa azione è stata introdotta nell’ambito di un’iniziativa più ampia in tema di “consumi e produzioni sostenibili” (confrontare sezione corrispondente).
Vale la pena infine menzionare la recente Comunicazione COM (2008) 400 del 16 giugno 2008, parte integrante del Piano d'azione europeo sul consumo e sulla produzione sostenibili e sulla politica industriale sostenibile (SCP/SIP), in quanto ha fornito ulteriore impulso in favore della diffusione del GPP, proponendo come target politico da conseguire entro il 2010 che il 50% di tutte le gare di appalto siano “verdi”, rispettino cioè i criteri comuni “di base” di cui al toolkit predisposto dalla Commissione Europea (vedi http://ec.europa.eu/environment/gpp/toolkit_en.htm modulo 3) e lanciando la proposta di rendere il GPP strumento obbligatorio.”*
*Tratto dal sito: http://www.dsa.minambiente.it/gpp/page.asp?id=33

SOSTEGNO E SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE INDUSTRIA ARTIGIANATO E COMMERCIO.
Nel nostro Comune sono insediate alcune industrie ed imprese artigiane di vario genere nelle quali trovano lavoro molte persone e che sono fonte di sostentamento per numerose famiglie.
Negli ultimi anni hanno dimostrato una notevole capacità imprenditoriale ed un legame forte con il territorio.
La Tassullo Materiali Spa, azienda storica e leader nel settore per la produzione di materiali per l’edilizia, è da sempre eccelle nell’avanguardia tecnologica, nella ricerca rispettosa del benessere dell’uomo e dell’ambiente. Sa inoltre coniugare momenti culturali importanti da offrire alla cittadinanza, investendo risorse umane, economiche e tecniche.
Riteniamo opportuno favorire tutte le iniziative che possano far sviluppare tutte le attività economiche presenti sul territorio ed incentivare la collaborazione reciproca nel totale rispetto dell’autonomia imprenditoriale.
Il commercio riveste nella zona particolarmente vocata della diga di Santa Giustina una notevole importanza. Le imprese famigliari ed i negozi sono di vitale importanza per lo sviluppo dell’area.
E’ evidente la necessità del rilancio della zona per poter permettere il consolidamento delle attività esistenti prevedendo anche l’insediamento di nuove realtà economico-turistiche anche in previsione dello sviluppo del bacino del lago di Santa Giustina.
Verrà valutata la possibilità di valorizzare la zona artigianale di Rallo creando una viabilità alternativa specifica, per il collegamento con Cles, o di creare una nuova area più idonea.
Le diverse attività economico produttive entrano a far parte dello studio pianificatorio in relazione alle loro specificità, al loro diverso potenziale di sviluppo strategico e alla loro collocazione sul territorio comunale. L’amministrazione comunale dovrà sviluppare un progetto di razionale dimensionamento della viabilità per far coesistere n modo equilibrato il sistema produttivo con quello insediativo residenziale.

TURISMO
“La nostra epoca sta passando dal concetto di mercato al concetto di rete, dove la merce scambiata non è più la proprietà di un oggetto ma l’accesso e il tempo di fruizione dello stesso. Al centro di questa rivoluzione c’è il turismo, ponte tra cultura e commercio: spetta alle imprese turistiche, che non vendono materie prime ma l’accesso a esperienze e culture diverse, impegnarsi di concerto con le amministrazioni locali per una sostenibilità sia turistica sia ecologica in senso stretto del mondo e delle sue biodiversità".

Jeremy Rifkin, economista americano

Riteniamo utile sottolineare l’importanza dell’instaurarsi di maggiore dialogo tra Agricoltura e Turismo, attraverso strategie di comunicazione tra i due comparti che possano agevolare il lavoro di entrambi e permetterne così una positiva convivenza.
Si dovrà continuare ad approfondire il concetto di agricoltura sostenibile e rendere più chiare, ma soprattutto condivise, le regole rispetto ad orari e distanze o metodi per effettuare i trattamenti. Consideriamo inoltre utile stimolare una maggior cura del territorio da parte dei privati, anche attraverso la cura dei frutteti, soprattutto quelli più vicini alle case, che così potranno apparire più belli e offrire un’immagine sana del luogo di produzione e del prodotto che vi si coltiva.
L’azienda agricola rurale è dunque un prezioso “strumento” per guidare l’ospite tra le infinite occasioni di terre ricche di storia, di cultura e di tradizioni. Il tutto non solo in un’ottica di sviluppo rurale ma un’ottica di sistema rurale. Si tratta, dal punto di vista politico ed amministrativo, di una opzione di democrazia partecipata, che innesca un processo dal basso di aggregazione volontaria fra attori pubblici e privati cointeressati a governare i processi di definizione del prodotto e le strategie di accoglienza e di promozione.
In questo senso reputiamo necessario pensare al nostro Comune inserito in un contesto più ampio, rappresentato dalla nostra Valle, a formare, dal punto di vista turistico, un unico e condiviso "sistema turistico integrato" o "distretto turistico".
Per realizzare questa idea "di squadra" l'operato si indirizzerà ad intensificare i rapporti e i momenti di coesione e confronto con le strutture di accoglienza presenti sul territorio, la Pro Loco, le Associazioni, l’APT della Val di Non, gli altri Comuni e tutti gli operatori pubblici e privati che direttamente o indirettamente costituiscono l'offerta turistica, con lo scopo di generare una costante tensione allo sviluppo turistico, alla ricerca e fissazione di obiettivi strategici comuni e condivisi.
Il nostro Comune dovrà incrementare la sua natura di accoglienza, promuovendo un proficuo dialogo fra gli operatori turistici, puntando alla comune ricerca di strategie e obiettivi, studiando e analizzando il mercato con le più moderne tecniche di marketing, proponendo pacchetti turistici mirati a specifiche nicchie di mercato e raccogliendo dati ed informazioni preziosi su punti di forza e di debolezza.
Le attività legate al turismo rappresentano un’occasione di crescita utile alla nostra gente. Tutta la popolazione deve rendersi conto che dobbiamo migliorare la nostra cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità. Il turismo non potrà essere la soluzione di tutti i nostri problemi, ma sicuramente ci potrà dare un formidabile aiuto nell’integrare l’economia del nostro paese.
Accanto a questo importante lavoro di analisi, di raccolta di dati e di informazioni volto ad elaborare strategie mirate di marketing differenziato, il Comune di Tassullo continuerà a proporre ai propri cittadini e ai turisti, una vasta serie di eventi e di interventi strutturali di rilievo e prestigio.

LE NOSTRE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA DOVRANNO PUNTARE:
- sul cosiddetto “paesaggio invisibile” inteso come interpretazione, storia, auto percezione, stile di vita della popolazione autoctona;
- sulle tradizioni locali e sul nostro passato in modo tale da non cercare di cancellarlo, ma di trasformarlo a icona del presente;
- su un alto livello di professionalità, sull’ospitalità familiare, cordialità, spontaneità, trasparenza dei prezzi, livello qualitativo dei servizi offerti;
- sulla mobilità del turista che vuole godere della tranquillità di un luogo muovendosi a 360° in esso e godendo appieno delle sue bellezze;
- sul concetto di autenticità formando operatori competenti capaci di accompagnare o indicare percorsi in luoghi che mantengano ancora il gusto della scoperta;
- sulla chiara spiegazione del servizio o prodotto che il turista intende acquistare o degustare (come viene coltivato o prodotto, perchè la nostra offerta è unica, ecc.);

PROGETTI ATTUATIVI
• continuare a studiare, in accordo con i Comuni di Taio e Nanno, quale sia il miglior progetto per la realizzazione di un Parco Fluviale nella Forra di S.Giustina, ripristinando la viabilità pedonale in sicurezza e ristrutturando l’Eremo;
• collaborare al progetto di recupero della zona della diga di S. Giustina, creando maggiore collegamento e richiamo al nostro Comune e al suo territorio;
• realizzare un percorso lungo la Strada Romana, possibilmente in sinergia con i comuni di Nanno e Cles, considerato il collegamento con i relativi castelli, sottolineando, per mezzo di pannelli informativi, l’importanza strategica di tale via fin dai tempi dell’Impero Romano. Fare emergere chiaramente le peculiarità della nostra agricoltura, dal momento che la si attraversa e i panorami che si possono godere;
• rilanciare una politica turistica sostenibile, tenendo presente il limite imposto dall’agricoltura intensiva, in stretta collaborazione con i Comuni contermini e con gli enti di Valle preposti;
• dare un respiro sovra comunale a tutte le iniziative turistiche avendo come scenario la Valle di Non;
• valorizzare la mobilità sostenibile e, in sinergia con Trentino trasporti, valorizzare anche l’area della stazione della Trento-Malè, uno dei luoghi più suggestivi di tutta la tramvia.
• realizzare, in accordo con la proprietà, punti panoramici dai quali poter godere della vista di Castel Valer e studiare, sempre congiuntamente alla proprietà, gli interventi necessari e le manifestazioni proponibili per la sua fruibilità storico-culturale;
• studiare una risistemazione generale del “Parco dei Diritti Umani" di Rallo, in modo da renderlo fruibile da tutta la popolazione del nostro Comune e dagli ospiti presenti sul nostro territorio;
• ripensare le nostre frazioni in un’ottica di funzione turistica, sottolineando il valore architettonico originario, tipico, caratteristico, degli insediamenti, valorizzando i capitelli, le vecchie fontane, le stradine, i piccoli slarghi;
• organizzare visite guidate e passeggiate con accompagnatori del territorio alle chiese e palazzi del nostro Comune: gli edifici interessati dovranno essere tenuti aperti in orari prestabiliti e in essi dovrà sempre essere a disposizione il relativo materiale informativo storico-culturale e pannelli illustrativi;
• sostenere le nuove attività sportive sulla neve, in particolare lo slow-ski e sport simili, potenziare l’offerta di percorsi per il fondo e lo scialpinismo, realizzare percorsi battuti per le escursioni su neve con le ciaspole, anche in collaborazione con lo Sci Club, la SAT e il Parco Naturale Adamello Brenta;
• individuare una sostenibile fruizione del monte Peller e della Malga Tassulla, anche attraverso l’apertura, gestita dall’amministrazione, della strada per la malga, in più occasioni, con bus navetta adeguato alla viabilità;
• organizzare visite guidate e passeggiate con accompagnatori del territorio sulla nostra montagna, al fine della conoscenza della flora e la fauna autoctone;
• sostenere l’APT Valle di Non, la Strada della Mela e dei Sapori e altri enti e associazioni che si dedicano al turismo e alla formazione degli operatori, decisive per la promozione turistica in generale, anche al fine di incrementare l'attrazione di utenza per le strutture presenti nel nostro Comune;
• coinvolgere la popolazione del nostro Comune nello sviluppo dell’ospitalità e dell’accoglienza;
• dare stimolo e agevolazioni alle imprenditorialità, soprattutto giovanili, mirate alla creazione di attività legate al servizio al turista, all’enogastronomia, all’artigianato, ecc., in modo che possano produrre arricchimento sociale e culturale anche per la popolazione residente;
• proporre la creazione di un Tavolo per il Turismo del Centro Valle di Non che comprenda le Pro Loco, l’Associazione Commercianti e Albergatori, il Parco Naturale Adamello Brenta e tutti gli altri enti interessati;
• effettuare un nuovo allestimento del sito internet comunale a valenza anche turistica, ammodernandone la struttura ed aggiornando i contenuti;
• creare un catalogo del materiale informativo turistico e verificarne costantemente la disponibilità per le operazioni di pubblicizzazione e promozione;
• garantire che ad ogni manifestazione sia presente materiale informativo sul nostro paese;
• realizzare, in collaborazione con la Pro Loco e con le associazioni interessate, un vademecum dell’ accoglienza, promozione e valorizzazione dell’offerta esistente sul territorio (servizi ricettivi, malghe ed agriturismi, musei, rifugi, monumenti storici e naturali, ciclopercorsi, sentieri tematici, nordic walking…..);
• sostenere tutte le iniziative, pubbliche o private, che abbiano come primario obiettivo lo sviluppo e diversificazione dell’offerta turistica.

ISTRUZIONE E FORMAZIONE
La nostra azione mirerà a una stretta collaborazione tra Amministrazione Comunale e Istituzioni Scolastiche, affinché siano attuate tutte le misure a sostegno della scuola, ponendo al centro la persona e la formazione in tutti i suoi aspetti. Ogni azione sarà intrapresa in un dialogo costruttivo e rispettoso dell'autonomia, che riteniamo vada rafforzata, delle istituzioni scolastiche.
Riconosciamo che la famiglia, prima ancora della scuola dell’infanzia, è l’agenzia educativa più importante ed ha una valenza centrale e insostituibile per la formazione e l'educazione dei bambini. Inserita in un territorio ricco di input e di proposte educative, deve stimolare alla ricerca e allo sviluppo di rapporti significativi e costruttivi con il territorio stesso, con il suo tessuto sociale e con le altre agenzie educative, prima fra tutte la scuola, in un ottica di apertura e collaborazione.
La scuola è luogo di crescita, di formazione, di acquisizione di valori fondamentali per la convivenza civile, oltre che di crescita intellettuale. Per valori fondamentali intendiamo il rispetto per la propria persona, per gli altri e per l'ambiente, la tolleranza e la solidarietà. Sono valori che contribuiscono alla crescita di una personalità equilibrata e matura, permettendo ai nostri figli di vivere con serenità la loro fanciullezza e di affrontare con maggiore tranquillità i pericoli che li minacciano, in particolare la droga, i fenomeni del bullismo, delle baby gang, delle violenze razziste, dell’apatia, ecc.
E' necessario che i nostri bambini crescano aperti e sensibili all'integrazione europea perchè saranno loro i primi veri cittadini d'Europa in una società che si sta trasformando sempre più in multietnica. Il rispetto per gli altri abbraccia anche colui che appartiene ad una cultura diversa, o colui che, per svariati motivi, è svantaggiato rispetto agli altri.
Ogni bambino non è un "mondo a sé", ma ha alle spalle una famiglia e un contesto culturale e affettivo; più la scuola e la famiglia interagiscono, migliori saranno i risultati educativi. Corpo insegnanti, genitori e amministrazione comunale, tutti devono avere come obiettivo primario la crescita armoniosa e serena dei bambini, che sono il centro e il soggetto di tutto il processo di formazione.
E’ necessario proporre momenti d'incontro per adulti, per approfondire temi relativi all'educazione dei figli, ai problemi di crescita e di apprendimento, utilizzando tutte le possibilità che le normative amministrative comunali e le normative scolastiche offrono in termini di spazi e risorse.
Il comparto “istruzione e formazione” necessita inoltre di una maggiore e più incisiva programmazione da avviare con i comuni limitrofi.
PROGETTI ATTUATIVI
• verificare la sicurezza del patrimonio edilizio scolastico attraverso accurate indagini tecniche e promuovere i conseguenti ed eventuali interventi strutturali;
• in collaborazione con la scuola, coinvolgere i bambini su progetti di riqualificazione degli spazi, urbani e non, a loro dedicati;
• istituire il programma di Educazione Civica con il "Consiglio Comunale dei Bambini" per aprire e far frequentare il Municipio ai bambini e alla Scuola;
• organizzare, con la stretta collaborazione dei ragazzi stessi, una forma cogestita di doposcuola-laboratorio, dove i ragazzi più grandi possano mettere a disposizione dei più piccoli o di coetanei in difficoltà le loro capacità e conoscenze;
• promuovere attività extra scolastiche richieste dai ragazzi o dai genitori e concordate con le istituzioni scolastiche (musica, teatro, danza, pittura, informatica, corsi di cucina etnica …), anche in collaborazione con altre associazioni;
• promuovere lo studio della realtà produttiva locale al fine di valutare l’offerta lavorativa per i giovani diplomati e laureati;
• collaborare con le istituzioni scolastiche per la condivisione in rete, anche attraverso il sito del Comune, dell'offerta formativa, degli stage, dell'orientamento, delle opportunità socio-culturali e lavorative offerte dal mercato ai giovani;
• organizzare, al fine di informare i giovani rispetto ai rischi da assunzione di sostanze stupefacenti, da alcol e fumo, incontri con esperti, con ex tossicomani, ex alcolisti ed ex fumatori, nonchè con operatori del servizio alcologico e di comunità di recupero;
• organizzare corsi di informatica rivolti ai genitori che ancora non hanno dimestichezza con il computer, al fine di offrire loro gli strumenti per accompagnare i figli nel mare-magnum di Internet evitando le trappole della rete;
• collaborare con le Istituzioni Scolastiche per prevenire e fronteggiare il fenomeno del bullismo.
L'INFANZIA, L’ADOLESCENZA E IL MONDO DELLA SCUOLA
L’infanzia e l’adolescenza sono due fasi del ciclo di vita in cui l’individuo affronta numerosi compiti e cambiamenti che costituiscono normali tappe dello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale.
L'intero meccanismo delle politiche dell'infanzia e dell'adolescenza, deve essere considerato come un sistema complesso che, attraverso forme di programmazione e di intervento mirate, si ponga obiettivi che interessano il complesso della qualità della vita delle persone della comunità.
Sarà importante rafforzare la collaborazione con coloro che all'interno del nostro comune svolgono attività destinate ai bambini, in modo da costruire un percorso di crescita e formazione legato ai valori della comunità, attraverso una partecipazione sana e responsabile.
E' necessario rafforzare i servizi offerti alle famiglie, anche attraverso forme di sostegno economico o di agevolazioni rispetto ai servizi offerti dal Comune, diretti alla crescita, alla formazione e all’istruzione dei figli.
OBIETTIVI
I nostri obiettivi primari rivolti ad infanti ed adolescenti, nel rispetto dell’autonomia dell’Istituzione Scolastica sono:
• riconoscere e valorizzare la funzione educativa e sociale svolta dalle Istituzioni Scolastiche presenti sul nostro territorio;
• sostenere e valorizzare a fine formativo i vari Enti che operano sul territorio e si relazionano agli infanti e agli adolescenti (scuole, associazioni culturali e sportive, gruppi ricreativi, cooperative sociali, ecc.);
• incentivare le attività di educazione alla legalità, coinvolgendo funzionari e amministratori pubblici, polizia municipale, forza pubblica, ecc.;
• incentivare le attività di educazione alla mondialità, coinvolgendo associazioni presenti sul territorio e anche provenienti da fuori;
• prestare particolare attenzione ai problemi dei bambini diversamente abili, supportando le politiche scolastiche di assistenza e sostegno;
• impegnarsi per l'istituzione di corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo per il primo impiego (corsi di lingue, informatica, ecc.);
• incentivare politiche di alfabetizzazione e integrazione dei bambini stranieri presenti nel nostro Comune, avvalendosi anche della collaborazione dei giovani;
• rafforzare la collaborazione tra le scuole e la biblioteca comunale, con visite guidate, formazione per la ricerca, incentivi alla lettura;
• offrire ai bambini un luogo ideale, polivalente, sia al chiuso che all’aperto, dove possano crescere, agire, giocare, partecipare e proporre idee e creatività. Luogo dove sia possibile organizzare feste di compleanno e altre festicciole riservate ai bambini;
• realizzare una ludoteca come centro di aggregazione e incontro per i piccoli, luogo protetto e stimolante per esperienze di socializzazione e amicizia, con funzione educativa e aggregativa, in quanto spazio di ritrovo con finalità ricreative, di apprendimento, culturali e anche motivo di confronto e conoscenza tra famiglie.
• organizzare corsi di animazione teatrale per giovani e coinvolgere gli stessi per proporre corsi autogestiti rivolti ai più giovani;
• organizzare corsi sulla genitorialità, avvalendosi di esperti e della professionalità ed esperienza di insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado;
• proporre la drammatizzazione di fiabe e leggende locali, italiane e straniere, con i più piccoli, con l’intento di presentare il lavoro svolto nelle frazioni del Comune, sia in luoghi all’aperto che al chiuso;
• organizzare laboratori, con la collaborazione dei genitori, sulla gestione dei rifiuti, laboratori sul riciclo, utilizzo di materiali poveri per la realizzazione di strumenti musicali, con eventuale mostra conclusiva e saggio musicale;
• organizzare il Carnevale Ecologico, o Ecocarnevale, dove i ragazzi possano mettere a frutto la capacità, acquisita nei laboratori sulla gestione dei rifiuti, di riutilizzare materiali poveri e riciclati per la realizzazione di maschere e costumi;
• organizzare laboratori pratico-manuali dove i ragazzi possano apprendere pratiche comuni, come ad esempio aggiustare una bicicletta, cucinare, ecc.;
• incentivare e sostenere l’istituzione di una forma di doposcuola dove i ragazzi più grandi seguano i più piccoli, anche nello svolgimento dei compiti o in attività di ripetizione, in collaborazione con la scuola. Ai ragazzi/insegnanti dovrà essere riconosciuto un indennizzo;
• progettare e gestire spazi e servizi socio-educativi, avvalendosi di tecniche di arteterapia e musicoterapia, come promozione del benessere e della prevenzione del disagio, rivolti in via prioritaria a bambini, adolescenti e giovani;
• prestare particolare attenzione ai dati relativi al tasso di scolarizzazione, alle percentuali di bocciature, al fine di individuare gli interventi necessari per invertire il trend negativo;
• sostenere i progetti proposti dalle cooperative sociali Caleidoscopio e Orizzonti, operanti sul territorio, collaborando nell’organizzazione di attività rivolte ai ragazzi del nostro Comune;
• organizzare corsi di lingua italiana per genitori di bambini stranieri, al fine di permettere loro di confrontarsi con gli insegnanti, ma anche di richiedere certificazioni negli uffici, ricette mediche, ecc.;
• proporre l'organizzazione di Mercatini di Natale Etnici, finalizzati al sostegno di un progetto di cooperazione e solidarietà individuato dai bambini e loro insegnanti, coinvolgendo così anche i bambini stranieri.

POLITICHE SOCIALI
E' compito di una buona amministrazione porsi al servizio della persona individuandone i bisogni e provvedendo a soddisfarli.
OBIETTIVI
E' essenziale staccarsi da una logica di servizi territoriali di puro assistenzialismo a favore dello sviluppo che premia una cultura solidale della partecipazione e dell'integrazione.
In questa nostra realtà, che vede la presenza importante di fasce deboli della popolazione (anziani, infanti, adolescenti, giovani, diversamente abili, immigrati) è necessario offrire gli strumenti idonei necessari per attuare politiche di coinvolgimento, assistenza e sostegno.
Particolare attenzione meritano i problemi legati alla genitorialità, ai rapporti di coppia, alla custodia dei figli, stante il crescente numero di separazioni nei primi tempi di vita comune e l’affacciarsi, anche nel panorama comunale, di nuove tipologie di famiglie.
Negli ultimi anni sono emersi anche nuovi problemi, quali quelli delle nuove povertà, dell’integrazione degli stranieri e del disagio giovanile che si esprime attraverso fenomeni sempre più diffusi legati ad esmpio alla droga, al fumo e all'alcolismo.
Così come si sono acutizzate problematiche legate all'invecchiamento della popolazione che ci impongono di perseguire scelte importanti ed impegnative per tutta la Comunità, attuando politiche per far fronte alle necessità familiari per la loro assistenza.
Siamo convinti dell'importanza di pensare ad una programmazione integrata delle attività e degli interventi dei servizi sociali, legati direttamente, ed armonizzati, con quelli della sanità, della casa, del lavoro, della mobilità e dell'istruzione.
Affrontare i problemi di chi ha bisogno di aiuto significa cercare di creare un rapporto tra generazioni, che possa garantire sicurezza agli anziani ed ai disabili per la realizzazione di interventi personalizzati, cioè progettati ed eseguiti in continuità caso per caso, con l'offerta dei servizi necessari.
Un tema che sarà sviluppato riguarderà la donna e il suo ruolo che deve crescere ed essere riconosciuto dalla società, con pari opportunità, senza discriminazioni e senza esclusioni.
Le attività proposte sono progettate e attuate sulla base delle disponibilità di bilancio e prevedono, in alcuni casi, una partecipazione alle spese da parte degli utenti.

ANZIANI
In antiche civiltà, del tutto diverse da quelle occidentali odierne, gli anziani erano considerati fonti di straordinaria saggezza. A loro e alla loro esperienza veniva affidato il compito di guidare i giovani attraverso i pericoli del mondo. Erano apprezzati, valorizzati, rispettati, una parte attiva e importante della società. Obiettivo che crediamo vada perseguito anche oggi.
La presenza di tanti anziani, la loro longevità, è uno dei prodotti migliori del nostro tempo, eppure da più parti è avvertita con crescente preoccupazione. Si parla sempre più spesso di "problema anziani": gli anziani con i loro bisogni impegnano risorse, rappresentano un impegno economico, sociale e sanitario di difficile gestione.
Si vanno accentuando i caratteri di un vero e proprio conflitto generazionale, che ha come prodotto la frustrazione e la crescente emarginazione di tanti anziani, i quali non si sentono più parte della comunità di cui sono membri. Oggi, sono solo pochi fortunati quelli che riescono ad avere una vita, se non piena di soddisfazioni, almeno degna di essere vissuta nonostante l'avanzata età.
E’ necessario prestare la massima attenzione alle tematiche relative ai diritti, alle possibilità e alle occasioni degli anziani, in un momento storico di grande trasformazione, che grazie ai benefici della medicina consente ai cittadini di allungare la prospettiva di vita ed anche le attività lavorative e sociali.
Ma il mondo degli anziani non è omogeneo e comprende anche molti casi di persone con problemi legati alla salute, all’economia, alla vita familiare. E’ necessario porsi le domande fondamentali su come gli anziani possano migliorare la qualità della propria vita e, per trovare le risposte, indagare sui rapporti con il mondo della sanità, pensionistico, dell’istruzione e dei servizi di assistenza e di intrattenimento.
E’ necessario raccogliere la sfida umana e culturale di ricollocare gli anziani a pieno titolo nella famiglia umana dove tutte le generazioni hanno un posto, un ruolo, una missione. Infatti dagli anziani sale una domanda di integrazione, di compagnia che non è solo richiesta di solidarietà concreta e di servizi sociali. È una domanda di partecipazione piena alla vita sociale. Reinserire gli anziani a pieno titolo nella società è un servizio a quella che potremmo definire “solidarietà umana”, cioè quell'equilibrio sociale in cui tutti possono vivere meglio.
PROGETTI ATTUATIVI
• • realizzare iniziative per la socializzazione, lo svago e l'animazione del tempo libero degli anziani concordate con il Circolo Pensionati e Anziani, al quale deve essere riconosciuta la massima autonomia;
• sostenere forme di collaborazione, integrazione e gemellaggio con altri Circoli Anziani, individuate dal nostro Circolo;
• promuovere attività di scambio di esperienze fra le giovani generazioni e gli anziani, attraverso l’organizzazione di attività comuni;
• rafforzare l'assistenza domiciliare, istituendo o potenziando i servizi di assistenza familiare, servizio mensa, lavanderia, spesa a domicilio, ritiro dei rifiuti differenziati e conferimento al Centro Raccolta Materiali;
• potenziare il servizio di assistenza domiciliare integrata, rivolto a persone non autosufficienti e mirato al loro mantenimento in famiglia con l'integrazione dell'assistenza infermieristica e riabilitativa. Sostenere l’eventuale istituzione del servizio di tele-soccorso;
• realizzare uno studio sul problema degli anziani e sul livello di gradimento delle iniziative comunali a loro sostegno, al fine di orientare l'azione del Comune sui bisogni maggiormente sentiti ed in particolare sul problema della solitudine;
• promuovere interventi di sostegno alle famiglie con genitori anziani bisognosi di assistenza e figlio/a unico/a;
• organizzare conferenze e convegni di studio focalizzando l’attenzione prinicipalmente su: politiche sociali per la popolazione anziana, bisogni economici e politiche di sostegno, politiche di assistenza e condizioni sociali, servizi di sostegno per il mantenimento dell'anziano a domicilio, agevolazioni e assistenza fiscali per anziani non autosufficienti, cure e protesi odontoiatriche, università della terza età, ecc.;
• sostenere l’accudimento dell’anziano in casa, qualificando il lavoro privato di cura svolto da famigliari, professionisti o badanti. Organizzare corsi di lingua italiana agevolati, per aiutare la comprensione tra badanti e anziani;
• realizzare il progetto "Anziani cre-attivi" che prevede l'organizzazione di un calendario di attività, corsi e laboratori che favoriscano il mantenimento di interessi e di partecipazione attiva dell'anziano;
• organizzare serate di prevenzione e informazione sanitaria: uso e abuso di farmaci, Alzheimer, morbo di Parkinson, diabete mellito, arteriosclerosi, demenza senile, osteoporosi e altre patologie che interessano le persone anziane.
NONNI SUL WEB
I nonni imparano internet dai ragazzi
Il corso di prima alfabetizzazione informatica "Nonni sul Web" è parte della gamma di iniziative che la nostra lista intende promuovere, finalizzate al superamento del divario digitale e alla diffusione delle buone pratiche informatiche tra i pensionati e gli anziani.
Il progetto fonda le sue radici sulla convinzione che in una società civile e moderna tutti debbano essere messi nelle condizioni di accedere agli strumenti di comunicazione e di cultura.
Con l'aumento dell’età media della popolazione, una fascia sempre più consistente di persone adulte che non hanno mai utilizzato il computer rischiano di rimanere escluse dall'opportunità di usufruire dei servizi presenti sulla rete telematica.
Offrire un corso di alfabetizzazione informatica per gli over sessanta, secondo la formula proposta dal progetto "Nonni sul Web", significa impegnarsi a contrastare il rischio di una spaccatura sociale e comunicativa tra giovani ed anziani.
Lo scopo è quello di avvicinare i pensionati e gli anziani all’utilizzo del computer, capire che cos’è internet, usare la posta elettronica ed imparare ad usufruire dei servizi digitali promossi dalle Pubbliche Amministrazioni locali, compreso il nostro Comune.
La formula del progetto dovrà vedere gli anziani del Comune tornare tra i banchi di scuola e ricevere i primi rudimenti dell'informatica. Con il modello di formazione intergenerazionale, ad insegnare a pensionati ed anziani saranno i giovanissimi tutor che frequentano la scuola, coordinati da docenti esperti.

CENTRO DIURNO PER ANZIANI
Per Centro Diurno si intende una struttura semiresidenziale destinata a fornire accoglienza a persone anziane in condizioni di autosufficienza o con un livello di autonomia ridotto a causa di problematiche di natura prevalentemente fisica, che necessitano di supervisione, tutela, sostegno e aiuto nello svolgimento di alcune delle attività di vita quotidiana. Si rivolge in modo particolare agli anziani che spesso vivono una condizione di solitudine e di disagio.
A differenza del centro sociale del circolo Anziani, il Centro Diurno dovrebbe accogliere anziani con problematiche più gravi e con un minor grado di autonomia personale. Queste erano le importanti motivazioni alla base della progettazione del Centro Diurno stesso.
L’esigenza di realizzare la struttura nasceva da un’indagine svolta all’inizio degli anni novanta e consolidata negli anni successivi, attraverso la quale moltissimi anziani e moltissime famiglie evidenziavano la necessità di una struttura intemedia tra la casa di abitazione e la Casa di Riposo, al fine di garantire l’accudimento della persona, senza però estirparla dalla sua abitazione, con la certezza del ritorno quotidiano a casa.
Con l’arrivo anche nei nostri paesi delle preziose badanti, l’esigenza di un centro di accudimento e assistenza degli anziani con autonomia ridotta si è rilevata superata nei fatti. Negli stessi anni novanta, in Trentino, sono stati realizzati altri Centri Diurni che ora attendono la possibilità di cambiare la destinazione d’uso, comunque sempre sociale, delle loro strutture.
Il nostro Centro Diurno per Anziani, proprietà dei Comuni di Tassullo e Nanno, dovrà essere ripensato, anche alla luce delle decisioni assunte nell’ultimo documento programmatico (finanziaria) dalla Provincia in merito alla sua destinazione e utilizzo.
Noi siamo convinti che la decisione rispetto all’eventuale nuova destinazione non potrà essere imposta da pochi amministratori ma dovrà essere assunta in collaborazione con il Circolo Pensionati e Anziani e con il coinvolgimento della popolazione del nostro Comune. La proposta così formulata dovrà essere quindi condivisa con la Provincia e la Comunità di Valle.

FAMIGLIA
La famiglia è il primo ambito di organizzazione sociale in cui si riflettono le trasformazioni della società e delle relazioni interpersonali.
I profondi cambiamenti della famiglia e dell’istituzione matrimoniale sono documentati da una serie di dati demografici: calo e ritardo dei matrimoni, aumento delle convivenze, aumento delle separazioni e dei divorzi, aumento delle famiglie con un solo genitore, delle famiglie ricostituite, delle famiglie unipersonali, delle famiglie di fatto, calo complessivo delle nascite, aumento delle nascite fuori dal matrimonio.
Un segnale evidente di questi cambiamenti è presente anche nel linguaggio dove il termine famiglia è sempre più frequentemente accompagnato da un aggettivo che ne qualifica le caratteristiche strutturali.
E’ dal riconoscimento di questa pluralità di forme e dal riconoscimento della complessità di ognuna che è nata la spinta verso un approfondimento delle loro caratteristiche peculiari.
Alcuni eventi, come il lavoro extradomestico della donna, la rete spezzata della famiglie allargata, i ritmi serrati di vita e di lavoro, hanno da un lato trasformato e dall'altro reso molto più vulnerabile la famiglia, soprattutto quando compaiono eventi particolari come la malattia di un membro, la cura di un anziano, la nascita di un piccolo, la crisi di un adolescente.
Le politiche rivolte alla famiglia dovranno quindi tener conto dei cambiamenti sostanziali, organizzando azioni di sostegno.
PROGETTI ATTUATIVI:
• intensificare i progetti di educazione alle famiglie, attraverso corsi rivolti alla genitorialità, e di potenziamento delle pari opportunità;
• sostenere le famiglie con portatori di disabilità, attraverso forme che saranno studiate relativamente ai singoli casi;
• promuovere la conoscenza delle nuove tecnologie al servizio della conciliazione tra impegni familiari e lavoro, anche con un familiare anziano o disabile da accudire, con particolare attenzione alla sperimentazione dei sistemi VoIP, videotelefoni di ultima generazione, messa in campo da Provincia Autonoma di Trento, Società Alpikom SpA, Associazione Create-Net e altri enti;
• adottare politiche di incentivo e di sostegno alle famiglie disagiate, attraverso adeguata modulazione dell’imposizione fiscale locale o dei costi di servizi, attraverso agevolazioni economiche e forme di inserimento in percorsi lavorativi;
• far conoscere la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, primo trattato internazionale, giuridicamente vincolante, teso ad affermare i diritti di tutti i bambini, approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989;
• creare una commissione-osservatorio permanente volta a monitorare la presenza di famiglie composte da cittadini extracomunitari, per poter attuare le necessarie politiche di integrazione;
• formare e sostenere il virtuosismo ecologico delle mamme e delle casalinghe, o di chi accudisce i figli e la casa, relativamente al risparmio energetico e dell’acqua, al riutilizzo, alla raccolta differenziata, all’utilizzo di pannolini lavabili e detergenti naturali con vuoto a rendere, ed altre pratiche sostenibili di conduzione della famiglia e della casa;
• organizzare corsi pre e post parto, quale spazio di condivisione e aiuto per non far sentire nessuna mamma inadeguata e per potersi aiutare reciprocamente con consigli, dove le mamme possano condividere problemi, emozioni e scoperte del difficile compito di essere genitore.

VOLONTARIATO
2011 Anno Europeo del Volontariato
"Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee".

Così recita la Decisione del Consiglio dell’Unione Europea, pubblicata a Bruxelles sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 22 gennaio 2010, che formalizza la proclamazione del 2011 Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva.

Il volontariato, specie quello organizzato in associazioni o gruppi di volontari, ha come obiettivo una società migliore. Il volontario è una persona che mette spontaneamente a disposizione del tempo per gli altri, per fare, con passione, qualcosa di utile, di realmente efficace, con responsabilità. Un cittadino responsabile è una persona che rispetta le regole della convivenza, che partecipa alla vita sociale, che ha cura di sé, degli altri e dell’ambiente in cui vive, che chiede il rispetto dei propri diritti, tutela e difende quelli di tutti.
I valori che caratterizzano il volontario sono diversi e alternativi a quelli della ricerca del profitto o del guadagno come massimo bene, della competizione senza regole, del consumismo, dell’utilitarismo, di un certo liberismo egoista.
Il volontario è una persona che agisce disinteressatamente e senza cercare vantaggi di alcun tipo ma solo relazioni umane che diano senso o scopo alla sua vita. Facendo volontariato una persona si arricchisce di esperienze, di relazioni e promuove l’incontro e lo scambio tra tutte le persone.
Il volontario non fa solo assistenza, carità, recupero alla vita sociale di persone messe ai margini della società o interventi di emergenza, ma contribuisce a fare prevenzione delle cause che creano disagio, ingiustizia sociale, diseguaglianza, degrado ambientale, povertà culturale, sempre e solo gratuitamente.
Senza la gratuità i volontari non potrebbero trasmettere con efficacia i valori in cui credono e che manifestano. Sarebbero quindi poco credibili nel loro compito, oggi forse il più importante, di educare i cittadini alla solidarietà.
Per questo si dice che il volontariato ha un ruolo "politico" che non vuol dire stare dalla parte di un partito, ma operare per il bene della " polis", cioè della comunità dei cittadini.
PROGETTI ATTUATIVI:
• proporre una serie di incontri fra le associazioni di volontariato operanti sul territorio del nostro Comune, con lo scambio di esperienze con altre analoghe associazioni dislocate nell'ambito del territorio provinciale e nazionale;
• istituire una Commissione per il Volontariato perché diventi valido strumento di supporto per l'amministrazione comunale, mediante il costante collegamento fra le associazioni di volontariato;
• sostenere, non solo dal punto di vista economico, tutte le iniziative nell'ambito del volontariato poste in essere dalle associazioni;
• garantire adeguate sedi alle associazioni del nostro Comune e il supporto necessario per affrontare la burocrazia che ne rallenta o pregiudica le attività.

INTERVENTI SOCIALI DIVERSI
Contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio è uno degli impegni di responsabilità sociale che la nostra lista intende assumersi con responsabilità.
Questo impegno si concretizza in primo luogo attraverso la gestione trasparente delle attività e lo sviluppo di pratiche sempre più efficaci per il controllo dei loro impatti.
Il sostegno alla comunità è garantito da mirate iniziative a carattere sociale, che riflettono i valori su cui si fonda l’intero programma di legislatura.
Dobbiamo operare in modo che ciascuno sia portatore di diritti, ma anche di doveri verso chi vive una condizione di disagio o di emarginazione sociale.
Da alcuni anni cominciano a manifestarsi nella nostra società e quindi anche nel nostro Comune nuove forme di dipendenza quali il gioco d’azzardo, la dipendenza dal lavoro, l’uso smoderato ed eccessivo di Internet e soprattutto delle chat erotiche, lo shopping compulsivo, che possono creare problemi di isolamento sociale, disagio e disadattamento.
E’ necessario attivare processi d’aiuto, realizzare reti informali di solidarietà, predisporre progetti adeguati ed efficaci, ottimizzare l’offerta sociale.
PROGETTI ATTUATIVI:
• sostenere le Cooperative d'inserimento lavorativo sociale tramite il coinvolgimento in attività e servizi d'interesse comunale;
• sostenere l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate sia in Cooperative Sociali sia presso il nostro Comune;
• istituire una "Commissione per le pari opportunità", e sostenerne i programmi di formazione e informazione e le iniziative di sensibilizzazione a diversi livelli nella nostra comunità;
• individuare le forme più significative affinchè la Festa della Donna non si riduca all’uscita con le amiche, ancorchè importante, ma possa trasformarsi in un serio momento di confronto al fine di migliorare le opportunità di ciascuna;
• prestare la massima attenzione alle condizioni di disagio in cui versano le coppie che nella separazione vivono la situazione di genitori separati dai figli e impossibilitati, sia per gli attuali orientamenti restrittivi della giurisprudenza, sia per una serie di discriminazioni, a svolgere il loro ruolo educativo particolarmente importante;
• sostenere le associazioni locali di Auto-Mutuo Aiuto e degli Alcolisti del C.A.T. 4 Ville, collaborando nell’organizzazione di attività rivolte ai cittadini del nostro Comune.
• attivare un piano di sensibilizzazione dei gestori di locali pubblici sui divieti di somministrazione di alcolici e vendita di sigarette ai ragazzi minorenni;
• sbarrierare gli edifici di utilizzo pubblico e realizzare i necessari interventi rivolti alla viabilità, parcheggi, ecc., al fine di rendere il nostro Comune fruibile in ogni suo aspetto anche da persone portatrici di handicap;
• prestare un’attenzione particolare alla prevenzione delle nuove forme di dipendenza, che deve consistere non solo nell’osservazione dei primi segnali per intervenire immediatamente, ma deve passare attraverso il cambiamento di molti modelli sociali e di molti stili e modalità di vita, attraverso la condivisione di autentici modelli valoriali da parte della società e delle istituzioni;
• informare i cittadini rispetto ai rischi dovuti all' enorme crescita della telefonia gsm e delle altre telecomunicazioni senza fili. Le preoccupazioni scaturiscono dai sempre più autorevoli allarmi sulle conseguenze negative per la salute dei cittadini provocate da queste tecnologie.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SOLIDARIETÀ
Un antico proverbio africano recita: “La mano di chi riceve è sempre sotto a quella che da” Il concetto di aiuto allo sviluppo identificato come mera assistenza dei Paesi ricchi verso i Paesi più poveri è un concetto da superare e cambiare.
La strada da percorrere è quella del “con”, dobbiamo costruire insieme. Da anni ormai il Comune di Tassullo sostiene numerosi progetti di solidarietà internazionale direttamente o attraverso l'erogazione di contributi alle associazioni di volontariato presenti sul proprio territorio.
E’ necessario riflettere sul futuro dei progetti in corso e su nuovi progetti, al fine di individuare le strategie e le possibili modalità attuative per la cooperazione internazionale di un piccolo Comune italiano oggi.
La nostra lista si impegna a sostenere i progetti già in essere e finanziati dal Comune di Tassullo, come il progetto rivolto ai bambini brasiliani per mezzo di Villa S.Ignazio e intende valutare la possibilità di sostenere ulteriori progetti, sia relativamente all’impegno dei nostri missionari, in particolar modo il grande lavoro di ricostruzione in cui si trova impegnato Padre Christian Borghesi dopo il terribile terremoto in Cile per mezzo dell’associazione “Goccia Solidale”, sia al sostegno a Padre Fabrizio per la mensa dei poveri a Trento per mezzo del Coro Parrocchiale S.Maria Assunta di Tassullo, che al progetto in Bielorussia per mezzo del Comitato Chernobil di Tassullo e altri progetti proposti dalle nostre associazioni che verranno di volta in volta valutati dall’apposita Commissione.

POLITICHE GIOVANILI
Attualmente si sente parlare sempre più spesso di perdita valoriale da parte dell’universo giovanile e di disinteresse dello stesso a tematiche di ambito sociale. Noi crediamo profondamente nel valore dei giovani per il futuro della nostra comunità e pertanto riteniamo fondamentale ritrovare fervore partecipativo da parte dei giovani alle tematiche che riguardano la vita sociale del nostro Comune attraverso un progetto che preveda l’intervento in varie aree. L’obiettivo è quello di stimolare ed accompagnare, attraverso una partecipazione creativa dei giovani, l’integrazione e la conoscenza dell’altro come valore ed apporto culturale della nostra società, contrastando i sempre più frequenti fenomeni di disagio ed emarginazione sociale. Con questa finalità il nostro programma pone i giovani stessi al centro del progetto e, coinvolgendoli in prima persona, chiediamo proprio a loro di studiare e realizzare, nei linguaggi che riterranno più congeniali (musica, teatro, arte cinematografica, scambi con altre realtà italiane ed europee, ambiente, ecc…), un sano e responsabile cammino formativo ed aggregativo. Dovrà essere favorita la partecipazione dei giovani alla formulazione di politiche che li rappresentino, per agevolare l'espressione dei loro bisogni e aspirazioni anche nella formulazione di proposte, azioni, iniziative e istanze. Si dovrà così pensare ad una vera e propria politica di programmazione, partendo dai progetti attuativi qui esposti e attraverso il coinvolgimento dei giovani del nostro territorio, con il convincimento che le politiche giovanili non debbano essere considerate come un singolo corpo unitario di iniziative, ma come una molteplicità di interventi diversificati per modalità e settori.
Al di là di quanto di nuovo si potrà fare con i nostri giovani e partendo certamente dalle loro aspirazioni ed esigenze, in linea con la tradizione del nostro comune intendiamo inoltre sostenere e rilanciare l'attività di campeggio estivo che da anni rappresenta un appuntamento chiave per i nostri giovani, coinvolgendo i più grandi nelle vesti di accompagnatori/animatori per i bambini più piccoli, convinti che questa esperienza possa continuare ad essere un momento importantissimo di svago e socializzazione apprezzando, elemento certamente non trascurabile, la natura e la vita all'aria aperta.
PROGETTI ATTUATIVI
• approfondire le problematiche legate al mondo giovanile, attraverso l’ascolto delle esperienze e delle esigenze dei giovani e promuovere iniziative per la loro formazione e valorizzazione;
• promuovere incontri di orientamento al lavoro, con visite guidate ad aziende locali e non;
• favorire iniziative volte all'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro in collaborazione con altre istituzioni ed enti quali Provincia, Comunità di Valle, Ufficio del Lavoro, ecc...;
• promuovere l'introduzione del progetto "Vivi il tuo Comune da Giovane Informato" con la possibilità per i giovani di partecipare alle scelte importanti che li riguardano;
• promuovere le attività e i programmi previsti dall'Unione Europea e i programmi promossi dagli enti pubblici locali e statali, nell'ambito delle iniziative legate al mondo giovanile;
• sostenere la collaborazione con il Gruppo Giovani presente sul territorio comunale, al fine di attuare le politiche giovanili necessarie alla formazione, di concerto con il gruppo stesso e nel rispetto della sua autonomia;
• garantire al Gruppo Giovani quell'appoggio e quel sostegno fondamentale per la gestione delle pratiche burocratiche a cui questi si trovano costantemente ad andare in contro per lo svolgimento e l'organizzazione delle loro attività;
• promuovere incontri, forum, per far sentire i giovani partecipi della vita pubblica del nostro paese, invitando personaggi che possano incontrare l’interesse dei giovani, quali ad esempio Don Mazzi, Tiziano Salvaterra, padre Alex Zanotelli, ecc.;
• valutare la possibilità di realizzare una web radio intesa come valido strumento moderno ed economico attraverso il quale i giovani possano comunicare ed confrontarsi attraverso la rete su tematiche di loro specifico interesse;
• organizzare eventi per stimolare il senso critico, il gusto personale e la crescita di una propria capacità espressiva, attraverso la parola, l’immagine, la scrittura, il gesto e la manualità;
• organizzare eventi per introdurre i giovani al “piacere dell’arte”, mediante l’acquisizione di competenze metodologiche e tecniche che eleggano l’arte come proprio “strumento” di espressione/comunicazione;
• realizzare nuovi spazi, al chiuso e all’aperto, e riqualificare quelli esistenti, destinati ai giovani;
• far conoscere la nuova Risoluzione della Commissione Europea su una nuova Strategia Europea per i Giovani, che i Ministri della Gioventù hanno adottato nel quadro della cooperazione europea, per il periodo 2010-2018. Gli obiettivi principali della nuova risoluzione sono: maggiori e pari opportunità per i giovani nel settore dell’istruzione e nel mercato del lavoro; cittadinanza attiva, inclusione sociale e solidarietà dei giovani;
• far conoscere le politiche dell'Unione Europea per i giovani e in particolare il programma "Gioventù in Azione" 2007-2013, programma di educazione non formale della Commissione Europea - Direzione Generale Istruzione e Cultura - che promuove progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all'estero, l'apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni;
• collaborare allo sviluppo del senso civico dei nostri giovani attraverso la partecipazione attiva ai programmi di servizio sociale degli altri Comuni della Val di Non e non solo, attivando una strategia su base territoriale che permetta poi di inserirsi in un contesto più vasto, capace di offrire soluzioni diversificate ai problemi del disagio giovanile;
• collaborare con la cooperativa sociale Kaleidoscopio, operante sul nostro territorio comunale e organizzare iniziative comuni rivolte ai giovani;
• individuare la forma migliore per dotare la nostra biblioteca di uno spazio silenzioso dove poter studiare indisturbati;
• valutare la possibilità di istituire uno sportello Informa Giovani, che dovrebbe rappresentare un tassello di una rete più vasta e singolarmente specializzata, comprendente altri comuni della valle;
• individuare le possibilità offerte, per organizzare viaggi all’estero, dall’associazione “Trentini nel Mondo”;
• individuare la forma migliore per far conoscere ai giovani la storia del nostro Comune e della nostra Valle, prestando attenzione ai personaggi storici, agli usi e costumi, alle tradizioni, al fine di consolidare la consapevolezza di appartenenza alla comunità;
• organizzare, in rete con altri Comuni della Val di Non (e non solo), un circuito musicale virtuoso, dove i nostri giovani possano imparare a suonare, organizzare le loro prove, esibirsi e incontrare altri musicisti;
• accogliere i giovani diciottenni nella sala del consiglio comunale, dove si terrà una cerimonia alla presenza del Sindaco e degli Assessori, con la consegna della Costituzione Italiana e le informazioni utili a svolgere il dovere di nuovi votanti. A seguire concerto e musica con giovani band organizzato dal gruppo dei diciottenni stesso;
• sostenere lo scambio di esperienze e l’ospitalità reciproca con giovani provenienti da regioni del sud Italia, da terre martoriate dalla presenza della mafia, della ‘ndrangheta e da altre organizzazioni criminali, per educare i nostri giovani ai valori del coraggio, della tenacia, dell'adesione alla legalità anche in situazioni estreme. Dallo scambio non può nascere che reciproco arricchimento, se lo scambio è equo e solidale;
• organizzare, anche in collaborazione con le scuole e, per quanto riguarda i più piccoli, con la partecipazione dei genitori, progetti ricreativi e gite ad esempio a Gardaland, alla Minitalia, ecc...;

CULTURA
“Complesso delle conoscenze intellettuali e delle nozioni che contribuiscono alla formazione della personalità. Educazione, istruzione. Pratiche e conoscenze collettive di una società o di un gruppo sociale.”
dal dizionario della lingua italiana DE MAURO

“Arricchimento delle facoltà intellettuali individuali e collettive, perseguito attraverso l'acquisizione critica di cognizioni ricavate dallo studio e dall'esperienza. Complesso delle cognizioni e delle esperienze che, assimilate criticamente, contribuiscono a determinare tale arricchimento.”
dal dizionario della lingua italiana HOEPLI

La cultura nel nostro Comune, al pari di altri settori, ha necessità di riacquistare una razionale progettualità, migliore articolazione, pluralità di proposte e di interventi e, soprattutto, una programmazione che nasca dal confronto di idee, da suggerimenti e stimoli diversi, quali possono derivare dal contributo della Commissione Cultura e delle Associazioni attive sul territorio, oltre che dei singoli cittadini. L'ottica da perseguire non mira a una reciproca esclusione, ma ad una valida integrazione tra libero associazionismo e istituzioni culturali pubbliche.
Fondamento irrinunciabile per la conoscenza delle radici della nostra storia è la valorizzazione del patrimonio delle nostre tradizioni. Risorsa preziosa da salvaguardare ma proiettata al futuro attraverso l'individuazione di obiettivi che catturino e rendano partecipe un pubblico sempre più diversificato. Strumento essenziale per la trasmissione alle nuove generazioni del bagaglio tramandato e da tramandare ed allo stesso tempo via da percorrere per la necessaria quanto armoniosa integrazione tra le diversità e multiculturalità.
La specificità del nostro territorio e della nostra storia è rappresentata dalla collocazione geografica di Tassullo. Per questo le Dolomiti di Brenta, da poco patrimonio dell’Umanità decretato dall’Unesco, i castelli, le chiese, i laghi devono costituire elementi di conoscenza, di studio, di attrazione e di fruizione ricreativa.
L'attività culturale del nostro Comune deve tendere alla multietnicità e all'integrazione delle varie realtà presenti nel territorio. Il principale obiettivo della politica culturale deve essere la socializzazione del sapere sia all'interno del nostro Comune, sia al di fuori del territorio comunale, facendo rete con altre realtà. E’ necessario valorizzare le espressioni culturali che sul territorio si sviluppano e portarle anche all'esterno, con l’obiettivo di farle conoscere ed apprezzare. Crediamo importante valutare la possibilità di avere un centro culturale per l'elaborazione, la gestione delle varie forme di attività culturali: teatrale, musicale, letteraria, delle arti visive, multimediali.
Fare cultura non significa soltanto programmare eventi di grande impatto, ma significa coinvolgere direttamente le persone ogni giorno, offrendo loro momenti di crescita, di confronto e di relazione. Perché non sono solo i grandi numeri o i grandi effetti che arricchiscono culturalmente la nostra comunità, bensì quel lievitare di piccoli appuntamenti quotidiani che coinvolgono un pubblico di appassionati, ma dove nasce spontaneo il dialogo e il confronto e che di fatto impreziosiscono e qualificano l’offerta culturale del nostro territorio.
Dobbiamo comprendere come il fare cultura, cioè le intenzioni, le preferenze e le pratiche culturali concorrano a fare società. Il compito di “fare cultura” per un ente pubblico qual è il Comune, deve innanzitutto significare l’innalzamento del livello culturale, dei processi cognitivi dell’intera popolazione. Fare cultura significa convincere le persone ad uscire di casa, anche solo per una sera, anche solo per un piccolo e semplice incontro, stimolandole a partecipare. Così le politiche della cultura, sia di breve che di lungo periodo, devono essere intese come parti attive della modernizzazione culturale.
La cultura non è un elemento isolato rispetto alla realtà quotidiana, quindi la direzione di politica culturale dovrà essere quella di una convergenza tra una linea autonoma di governo e il dialogo con i rappresentanti delle associazioni culturali, attraverso una selezione di progetti validi a produrre un contributo all’intera collettività, partendo dai progetti attuativi qui esposti. Tuttavia è bene ricordare come la pianificazione in termini culturali si scontra inevitabilmente con il problema, sempre più grave negli ultimi tempi, legato alla disponibilità di fondi per la realizzazione delle attività.

BIBLIOTECA
"Fondare biblioteche, è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire".
(Margherite Yourcenar, Memorie di Adriano seguite dai Taccuini di appunti = Memoires d'Hadrien suivi de Carnets de notes de Memoires d'Hadrien, 1951, Einaudi Torino, 1981, p. 121)
Il libro è uno strumento fondamentale di comunicazione tra gli uomini ed ha costituito uno dei fattori principali nel processo di crescita della società umana quale via d’accesso alla conoscenza e al sapere.
Il Manifesto dell’UNESCO del ’95 parla di accesso “libero e senza limitazioni” alla biblioteca pubblica, la quale deve rendere “prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione”: non solo quella libraria ma in qualsiasi forma o su qualunque supporto essa sia, oggi, registrata.
L’attuale società, caratterizzata dalla scolarizzazione di massa e dalla rivoluzione tecnologica, ha prodotto il nuovo modello di biblioteca pubblica come centro di informazioni, mediatrice fra l’universo dell’informazione, spesso caotico e per certi versi incomprensibile, e i cittadini, e promotrice di una fruizione democratica della cultura, così da consentire l’accesso di tutti, al di là delle differenze di età, di scolarità, di professione o altro, agli strumenti informativi.
Le biblioteche pubbliche trentine fanno parte del Sistema Bibliotecario Trentino, che ha tra gli obiettivi, perseguiti con il metodo della cooperazione bibliotecaria, quello di “garantire, con la massima efficacia, il diritto dei cittadini all’informazione, alla documentazione e all’aggiornamento culturale”, “l’apertura ad altri sistemi informativi resi possibili dall’evoluzione tecnologica, come internet”, la “valorizzazione del patrimonio librario, la diffusione della lettura, l’informazione e l’aggiornamento dei cittadini”.
Le biblioteche dei comuni, quindi, in quanto servizi culturali pubblici, “con criteri di imparzialità e pluralismo nei confronti delle varie opinioni e nel rispetto delle esigenze particolari degli utenti in età minore, concorrono all’educazione permanente e a soddisfare ogni altra esigenza di informazione, aggiornamento e studio del cittadino”.
Le basi legislative e programmatiche di un buon servizio bibliotecario pubblico, a livello provinciale, esistono; l’ importante è tenere sempre vivo l’interesse per questa fondamentale istituzione e al tempo stesso averne bene in mente i significati più profondi e gli obiettivi più importanti.
Considerato che l’attività culturale di una biblioteca dovrebbe essere improntata alla promozione della lettura e che la lettura è essenziale per la crescita e la formazione fin dai primi anni di vita, siamo convinti dell’importanza di un profondo legame tra la scuola, di ogni ordine e grado, e la biblioteca. Letture espressive ed animate, incontri con gli autori, mostre bibliografiche, spettacoli teatrali, cinema, ma soprattutto una continua, forte e significativa frequentazione tra gli abitanti della scuola e gli spazi della biblioteca sono le premesse fondamentali per un radicamento più consistente del servizio bibliotecario nel tessuto culturale locale.
PROGETTI ATTUATIVI:
• organizzare momenti di riflessione relativamente ad un progetto di futuro, sia del nostro Comune che dell’intera valle, con una visione “alta” dello sviluppo possibile e sostenibile, che si dovrà basare necessariamente sulla capacità di trattenere i propri talenti. E’ su questo che si giocherà la vera sfida della modernizzazione e dell’emancipazione ed è in questa direzione che occorre produrre uno sforzo supplementare e coordinato tra amministratori, cittadini, rappresentanti delle categorie economiche e delle associazioni;
• concertare l'attività culturale da svolgere coinvolgendo scuole, associazioni, gruppi e circoli, di cui vanno recepiti gli intenti e promossi gli obiettivi;
• completare il recupero e progettare la salvaguardia del patrimonio storico-artistico del nostro Comune, i centri storici delle nostre frazioni, le chiese minori (prima fra tutte la chiesetta di S.Lucia a Campo);
• realizzare, in collaborazione con gli enti preposti, una rete di cartelli segnaletici e di tabelle, da posizionare vicino ai monumenti in modo da non rappresentare motivo di sfregio, con notizie relative a luoghi, edifici, monumenti e avvenimenti di rilevanza artistica, storico-culturale, paesaggistica del nostro Comune;
• potenziare la biblioteca attraverso l'acquisto di nuovi libri e di strumenti multimediali, potenziare la collaborazione con le altre biblioteche della valle;
• promuovere la conoscenza del pensiero e delle opere dei personaggi storici del nostro Comune, proponendone ristampe anastatiche, biografie e organizzando conferenze tematiche: Carlo Antonio Pilati - giureconsulto, illuminista (1733-1802); Cristoforo Busetti - poeta (nato nel 1540); Carlo e Gioseffo Pinamonti - ideatori dell’acquedotto, scrittore il secondo (1783-1848); Ignazio Cristoforo Guarienti – ambasciatore dell’impero austriaco; Cristani Giovanni Nicolò - scrittore (1660-1727); Cristani Francesco - poeta (1773-1828); Cristani Gian Andrea - canonico a Salisburgo (1707-1793);
• riscoprire opere (testi teatrali, poetici) dei personaggi storici di Tassullo come C.A. Pilati e Cristoforo Busetti, proponendo la drammatizzazione di momenti salienti della loro vita (ad es. la storia d’amore di Busetti e Dorotea d’Arsio);
• incentivare con particolare attenzione l'attività culturale fra i giovani in modo da coinvolgerli e sostenerli nel far conoscere le loro attività (culturali, musicali, artistiche, artigianali, hobbistiche, ecc.);
• prestare particolare attenzione nei confronti degli artisti del nostro Comune mediante incentivo e patrocinio delle loro attività. Organizzare mostre collettive o personali dei nostri artisti locali e di quelli che ci hanno da poco lasciato;
• offrire la possibilità di affinare il proprio gusto artistico attraverso l’organizzazione di visite guidate a musei e mostre, precedute da incontri di conoscenza di storia dell’arte;
• ripristinare il laboratorio di stampa al piano seminterrato del municipio e organizzare corsi di stampa, di pittura, scultura, decorazione, finalizzati anche all’arredo urbano delle nostre frazioni;
• valorizzare la vena poetica e narrativa di molti nostri cittadini, offrendo loro la possibilità di stampa delle loro opere e organizzando serate di presentazione delle loro poesie e opere di prosa;
• sostenere le iniziative locali folcloristiche, storiche, rievocative, ecc., proposte dalle associazioni comunali, dalle scuole, dai giovani o da gruppi di cittadini;
• promuovere la sostenibilità del carnevale organizzando corsi per la realizzazione di maschere e vestiti, utilizzando materiale riciclato, per poi organizzare l’Ecocarnevale delle 4 Ville;
• organizzare incontri di educazione e formazione sanitaria, trattando temi di interesse generale ma anche facendo conoscere malattie poco conosciute: depressione, anoressia, bulimia, tendenza all’obesità, ecc.;
• organizzare conferenze informative in occasione della Giornata Internazionale delle Malattie Rare (come ad esempio la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amniotrofica-SLA, ecc.), prevista per il 29 febbraio, giorno raro, in quanto capita solo ogni 4 anni e per questo motivo può rendere molto bene il concetto di rarità. La giornata delle Malattie Rare, voluta da Eurordis, l’alleanza europea di pazienti sostenuta dalla Commissione Europea, vuole essere anche un evento annuale, anticipata al 28 febbraio negli anni non bisestili;
• organizzare incontri informativi relativi alla celiachia, intolleranza permanente al glutine, seguiti da corsi di cucina per la preparazione di pasti idonei. L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare, che intendiamo offrire ai nostri cittadini;
• organizzare momenti di confronto, informazione e formazione rispetto al risparmio energetico e nuove tecnologie legate alle energie alternative. Ad oggi le più diffuse energie alternative rinnovabili , sia ad impiego domestico che aziendale sono l’energia fotovoltaica, l’energia solare termica, l’energia eolica;
• sostenere l’adesione all’iniziativa denominata “M’illumino di meno” organizzando serate informative sul risparmio energetico, promuovendo lo spegnimento luci, organizzando cene a lume di candela, ecc.;
• organizzare incontri di educazione cooperativa, rivolto ad alunni e studenti, in collaborazione con il sistema educativo di istruzione e formazione e con le cooperative presenti sul nostro territorio. Si tratta di percorsi educativi che fanno riferimento, in particolare, ai principi e ai valori storicamente sanciti dall’Alleanza Cooperativa Internazionale ripresi nello statuto della Federazione Trentina della Cooperazione e nella "Carta dei valori" della Cooperazione Trentina;
• organizzare manifestazioni, serate informative, per non dimenticare eventi importanti nella storia dell’uomo: Giorno della Memoria, Giorno del Ricordo, Giornata dell’Acqua, Giornata della Terra, Dichiarazione dei Diritti Umani, Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia, ecc.;
• collaborare con la cooperativa sociale Kaleidoscopio, presente ormai da anni sul nostro territorio, proponendo l’organizzazione di attività comuni rivolte anche ai ragazzi del nostro Comune;
• conoscere i diversi Stati e le diverse culture del mondo attraverso serate informative e performance (danza, canto, arti visive) da organizzare in collaborazione con enti e associazioni quali ad esempio Mondialfolk;
• promuovere iniziative volte alla raccolta e catalogazione di racconti, fatti e testimonianze, che hanno caratterizzato e segnato il nostro territorio (emigrazione, guerre ecc…);
• promuovere la realizzazione di un "Centro Studi Nonesi" che attui iniziative di studio, ricerca, conoscenza e diffusione sulle tradizioni locali, sulla storia della nostra valle e dei suoi abitanti, sulla religiosità e devozione popolare;
• valorizzare gli edifici storico-artistici e gli elementi distintivi della cultura e della tradizione locale, degli usi e dei costumi;
• promuovere forme di gemellaggio con altre comunità e sostenere le iniziative di scambi culturali proposte da associazioni, gruppi e circoli;
• sostenere e collaborare con gruppi di cittadini, associazioni e parrocchie nell’organizzazione delle sagre, feste frazionali e parrocchiali, festa del ringraziamento;
• promuovere e sostenere la fondazione di un’associazione culturale comunale, proiettata oltre i confini del nostro Comune;
• promuovere iniziative di informazione e formazione relative al consumo responsabile e sostenibile, in collaborazione con gli organizzatori di Trento della fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili “Fa la cosa giusta”, che si propone come punto di riferimento per coloro che hanno deciso di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei loro acquisti;
• organizzare di incontri di riflessione su temi importanti: energia nucleare, OGM, immigrazione, religioni, cremazione, testamento biologico, cellule staminali, ecc.;
• organizzare corsi di vario genere in modo da rispondere alle diverse richieste ed esigenze: lingue straniere, pronto soccorso, fotografia, erboristeria, orticoltura, cucina, cucito, galateo, scrittura creativa, ecc.;
• organizzare uscite per assistere a concerti di vario genere: rock, musica pop, musica leggera, musica classica e operistica, ecc.;
• organizzare uscite per assistere a rappresentazioni teatrali di vario genere: teatro amatoriale, teatro contemporaneo, operette, ecc.;

SPORT
“Mens sana in corpore sano”.
Decimo Giunio Giovenale, Satire, X, 356
In una società dove si parla sempre più spesso di “crisi di valori”, in riferimento soprattutto alle fasce d'età inferiori, riteniamo come, attraverso la pratica sportiva, possano essere diffusi quei fondamentali principi di vita quali la lealtà, la tolleranza ma anche la perseveranza ed il senso di sacrificio.
Noi attribuiamo pertanto un'importanza centrale allo sport, intendendo la pratica sportiva soprattutto come un'occasione che favorisce la socializzazione, l'integrazione e l'aggregazione e come uno strumento di diffusione di valori positivi che contribuiscono alla completa formazione caratteriale di ogni persona. Crediamo quindi che sia fondamentale il fatto che i nostri giovani (ma non solo) pratichino attività sportive in grado di suscitare in loro elementi educativi e formativi.
La pratica dello sport non va letta solo in quest'ottica, ma anche come un'occasione per riscoprire la cura del proprio corpo e l'importanza della diffusione di uno stato di salute, riguardando quindi non solo i più giovani ma tutte le fasce d'età.
La presenza di diverse associazioni sportive all'interno del nostro territorio comunale, afferenti a varie discipline, è testimonianza diretta dell'importanza che nella nostra area assume la pratica di un'attività sportiva. Sia che venga praticato a livello agonistico che amatoriale, noi intendiamo dare il nostro appoggio alle associazioni presenti all'interno della nostra area comunale affinché queste siano uno strumento per la diffusione dei valori a cui abbiamo fatto riferimento prima, in modo tale che non si parli più semplicemente di sport ma di vera e propria “cultura sportiva”.
Sulla base di questa nostra visione intendiamo pertanto sostenere l'organizzazione di nuove iniziative sportive ed allo stesso tempo valorizzare quegli appuntamenti che ormai sono diventati una tradizione per la nostra comunità. In particolare ci riferiamo alla nostra festa di primavera, ossia la “Quattro Ville in Fiore”, quest'anno giunta gloriosamente alla sua 35° edizione, che ogni anno vede coinvolte centinaia di persone non solo locali ma provenienti anche da fuori regione e che hanno il piacere di passeggiare tra i frutteti in fiore apprezzando le bellezze del nostro territorio. Ma non possiamo non ricordare anche i più giovani “raduno scialpinistico del Monte Peller”, che a gennaio di quest'anno ha festeggiato la sua 13° edizione e che ormai è diventato un appuntamento fisso per gli amanti dell'alpinismo e la sua versione estiva, ossia la “Rampi Peller”, raduno riservato agli sportivi delle due ruote e che fa parte del trofeo Val di Non Bike.
Ma come tutti sanno, lo sport all'interno del nostro paese non si esaurisce certamente in questi appuntamenti. Ricordiamo ed apprezziamo l'impegno con cui i nostri compaesani e le diverse associazioni operanti sul nostro territorio organizzano ogni anno varie gare e manifestazioni delle diverse discipline sportive ed i classici tornei estivi di calcetto e beach volley. Convinti della centralità di queste iniziative intendiamo dare loro il nostro massimo appoggio sia a sostegno di quanto di positivo è già stato organizzato che nell'ottica dell'introduzione di nuovi appuntamenti.
Naturalmente, anche per quel che concerne l'ambito più sportivo del nostro programma elettorale, siamo convinti sostenitori dell'importanza della vicinanza e del contatto diretto con gli interessati; proprio per tale motivo è nostra volontà stringere un rapporto di interdipendenza e di interazione costante con le associazioni sportive, al fine di riuscire a capire il più possibile le loro aspettative e quindi andare in contro alle loro reali esigenze e volontà.
PROGETTI ATTUATIVI
• creare una commissione sportiva rappresentativa di tutte le associazioni sportive locate sul nostro territorio;
• garantire una sede sociale a tutte le associazioni sportive presenti; la sede sociale è infatti l'anima di ogni associazione, quindi sosteniamo l'importanza che tutte abbiano la possibilità di riunirsi in un luogo a loro riservato e ricavato dalle molteplici strutture già esistenti;
• fornire un sostegno attivo favorendo la valorizzazione delle associazioni operanti nella nostra area comunale;
• individuare in ogni frazione un'area sportivo-ricreativa all'aperto in cui bambini (ma non solo) possano praticare liberamente attività sportivo-ricreative lontano dai pericoli della strada;
• valorizzare le strutture esistenti, come ad esempio il “Parco dei Diritti Umani”, predisponendolo di una piattaforma polifunzionale utilizzabile per le diverse attività (calcetto, pallavolo, pallacanestro);
• sostenere ed appoggiare le associazioni nell'organizzazione di eventi sia di tipo sportivo- agonistico che sportivo-ricreativo culturale;
• sostenere l'organizzazione dei “Giochi estivi nelle piazze”, da intendersi come momento di aggregazione e socializzazione "ludica" degli abitanti del nostro comune che potranno confrontarsi sia in divertenti discipline sia più di ambito sportivo che ludico;
• sensibilizzare i cittadini alla cultura sportiva e muoversi nella direzione di una vera e propria promozione all'attività sportiva anche grazie ad una serie di periodici appuntamenti formativi, grazie all'intervento di esperti che approfondiscano varie tematiche collegate allo sport (sport e disabilità, sport e “cultura sportiva”, sport e doping, ecc...);
• riallacciare i rapporti con i comuni limitrofi con lo scopo di favorire lo sviluppo di sinergie territoriali finalizzate all'organizzazione di eventi sportivi e ricreativi sovra-comunali;
• procedere alla realizzazione del collegamento dell'anello ciclabile già esistente con le piste ciclabili dei territori comunali limitrofi.

Pubblicato dapio alle 13:56  

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